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L’ateo Gorbačëv restaurò la chiesa del suo paesino coi soldi del Nobel 

Le cupole della chiesa di Privol'noe, restaurate anche grazie alle donazioni di Michail Sergeevič Gorbačëv

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Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 01/09/22
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Michail Sergeevič Gorbačëv, l’unico e ultimo presidente dell’URSS, morto la sera del 30 agosto 2022, avrebbe fatto dono di una parte dei 630mila euro ricevuti nel 1990 con il premio Nobel per la Pace per rinnovare la vecchia chiesa e costruirne una nuova a Privol’noe, il suo paese natio.

Le voci sulla conversione al cristianesimo di Michail Sergeevič Gorbačëv – il padre della perestroika deceduto all’età di 91 anni la sera del 30 agosto scorso – circolano in Russia dalla fine della guerra fredda e hanno continuato a farlo fino alla fine della sua vita. È vero che il presidente dell’URSS potrebbe aver posto un gesto che interpella: avrebbe infatti trasmesso una parte dei circa 630mila euro ricevuti col premio nobel per la Pace, nel 1990, alla parrocchia di Privol’noe, dalle parti del territorio di Stavropol (Russia meridionale), il suo paese natale. Lo scopo? Aiutare a restaurare una vecchia chiesa e a costruirne un’altra… 

Nel corso di una trasmissione televisiva ufficiale su Russia 1, diffusa in occasione del suo 90º compleanno l’11 marzo 2021, i parenti e gli amici di Gorbačëv hanno infatti dato per la prima volta qualche precisazione su come sarebbe stato ripartito il premio del Nobel, che ammontava all’equivalente di 630mila euro circa. Il denaro sarebbe stato trasferito nell’erario pubblico e utilizzato per la costruzione di ospedali in diverse città di Russia e Kazakistan. Sarebbe stato utilizzato per diverse delle cause di cui si occupava Raissa Gorbačëv, la moglie del leader russo, in particolare nell’àmbito della ricerca scientifica sull’oncologia pediatrica. Eppure, nel documento formale che elencava tutte le donazioni, presentato in esclusiva nella trasmissione, mancava un dettaglio non irrilevante: la donazione per il restauro di tre cupole della chiesa di Kazan dedicata alla Madre di Dio nel piccolo paese di Privol’noe, dove Gorbačëv è nato. 

Una vecchia chiesa restaurata e una nuova costruita 

Da tutto il mondo sono stati raccolti fondi per l’abbellimento della vecchia chiesa, e anche il presidente dell’URSS Michail Gorbačëv ha contribuito. 

Così dichiarava, nel 2005, Evgeny Bronsky all’agenzia Interfax, che gestiva le comunicazioni per la diocesi di Stavropol. E precisava che il premio Nobel aveva fatto dono di 254mila rubli per il restauro delle cupole. Nella medesima occasione aggiunse che il presidente Gorbačëv faceva ogni anno «una donazione fino a 30mila rubli per la parrocchia locale». 

Le date sembrano coincidere: secondo i media locali fu negli anni 1990, dunque al momento del conferimento del Nobel a Gorbačëv, che le cupole della chiesa del 1853 cominciarono ad essere restaurate. Poi, sempre secondo i media locali, sarebbero partiti i lavori di costruzione di una nuova chiesa che si trova nel parco della precedente. 

Privol’noe, la piccola patria di Michail Gorbačëv 

Per il padre della perestroike, nato nel 1931, il villaggio di Privol’noe era la piccola patria, con la casa natia al nº 16 di via Nabarezhnaya. Nulla nel paese resta a testimoniare della presenza dell’ex presidente, con l’eccezione di fotografie conservate nel museo locale, dove lo storico presidente dell’URSS si è recato per l’ultima volta nel 2003. Forse per osservare come erano state impiegate le sue donazioni? 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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