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Benedetto XVI: un misterioso monaco mi annunciò la morte di Papa Luciani

giovanni paolo i e benedetto xvi
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 30/08/22
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Questo episodio accadde di notte in Ecuador. Per il Papa emerito non sono credibili le voci di una morte violenta di Giovanni Paolo I

A Benedetto XVI fu annunciata mentre dormiva, in piena notte, la morte di Papa Luciani. A comunicargliela fu un misterioso monaco, che entrò nella sua stanza e sparì nell’arco di pochi secondi. 

Albino Luciani, che restò al vertice della Chiesa mondiale per soli 33 giorni, morì all’improvviso nel suo appartamento a Città del Vaticano il 28 settembre 1978. 

La testimonianza di Benedetto XVI

Nel processo di canonizzazione (Luciani sarà beatificato il 4 settembre 2022), c’è una importante testimonianza dell’interrogatorio di Benedetto XVI, svelata nel libro “Il postino di Dio” (edizioni Ares) di Nicola Scopelliti. 

La conversazione con Luciani

Il Papa emerito sostiene di aver avuto un ultimo colloquio con Albino Luciani nel settembre 1978, quando «su incarico del Papa, andai al Congresso mariano nazionale in Ecuador. Poco prima ebbi una breve conversazione con il Santo Padre che mi incoraggiò e mi impartì la sua benedizione».

La costituzione fisica era “simile alla mia”

La salute di Papa Luciani sembrava buona. «Era chiaro che non era un gigante dal punto di vista della salute fisica - afferma l'allora cardinale Joseph Ratzinger - e tuttavia trovavo che il suo stato di salute rientrasse nella normalità. Avevo l’impressione che in questo senso la sua costituzione fisica fosse simile alla mia».

Il viaggio in Ecuador

La notizia della morte del Servo di Dio, invece, raggiunse il cardinale Ratzinger mentre si trovava in Ecuador. «Il giorno della morte del Papa ero a dormire nella residenza arcivescovile di Quito. A un certo punto, in piena notte mi svegliai e sentii aprirsi la porta ed entrare qualcuno». 

Il monaco notturno

Quando accese la luce, l’attuale Papa emerito vide un monaco con un abito marrone. «Sembrava un misterioso messaggero dell’aldilà, cosicché dubitai di essere realmente sveglio. Entrò e mi disse che aveva appena ricevuto la notizia che il Papa era morto. Inizialmente non potevo crederci, ma poi non dubitai della veridicità dell’informazione. Curiosamente, mi riaddormentai subito, ma poi la mattina seguente appresi definitivamente l’impensabile notizia».

Il mistero di quella “apparizione” notturna è stato svelato nelle ore successive. «Quel monaco era un vescovo ausiliare di Quito che per comunicare di notte quella notizia aveva indossato il suo abito da religioso». 

Lo choc durante la preghiera dei fedeli

«Quando, nella preghiera dei fedeli durante la messa, un concelebrante pregò per il defunto papa Giovanni Paolo I - aggiunge Ratzinger - il mio segretario laico lì presente trasalì, chiedendosi come fosse possibile confondersi in quel modo. Ci si poteva riferire solo a Paolo VI. Alla fine, siamo rimasti davvero tutti sotto shock per quella notizia, della cui veridicità non c’era più da dubitare».

Morte naturale?

Papa Benedetto XVI non ha mai avuti dubbi sulla morte naturale di Albino Luciani. «Sin da principio ritenni insensate le voci che cominciarono a circolare su una morte violenta del Servo di Dio. Le informazioni ufficiali per me erano e sono pienamente credibili e convincenti».

Il giorno dei funerali 

Il Papa emerito, nell’interrogatorio, ricorda anche il giorno dei funerali di Giovanni Paolo I, avvenuti il 4 ottobre 1978, giorno della festa liturgica di San Francesco d’Assisi. «I giorni delle esequie del Papa furono per me giorni di grande tristezza. La pioggia battente si accordava con quello stato d’animo. Anche la natura sembrava rattristarsi insieme a noi».

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