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I giuristi sullo status del Papa emerito – La Chiesa in Canada non avrebbe le risorse per indennizzare le vittime degli abusi sessuali – & altro…

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i.Media per Aleteia - pubblicato il 16/08/22
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Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

1. I giuristi discutono sullo status del Papa emerito

2. Canada: la Chiesa non avrebbe le risorse per indennizzare le vittime di abusi sessuali

3. Come vede il Papa lo sviluppo della teologia?

1. I giuristi discutono sullo status del Papa emerito

Al giorno d’oggi, nulla definisce in modo chiaro cosa sia un Papa emerito. Come dev’essere chiamato? Dove deve vivere? Quali sono i suoi rapporti con il suo successore? Quali sono le sue responsabilità? Con Papa Francesco che ha aperto la porta a una possibile rinuncia, si fa più pressante la questione di precisare il ruolo di un Papa che si ritira. Per evitare confusioni e proteggere l’unità della Chiesa, alcuni canonisti si sono già occupati della questione. Nel 2021, è stato lanciato un progetto per redigere proposte di legge che potrebbero essere studiate e discusse su una piattaforma online per essere poi presentate al Papa stesso. Come riferisce il National Catholic Reporter, un buon numero dei suggerimenti riflette gli approcci adottati più spesso da Benedetto XVI, che ha dovuto tracciare la strada da seguire quando si è dimesso nel 2013. Una proposta prevede che anziché quello di “Papa emerito” il Pontefice che si dimette riceva il titolo di "vescovo emerito di Roma".

2. Canada: la Chiesa non avrebbe le risorse per indennizzare le vittime di abusi sessuali

“C'è sempre stata un'apertura della diocesi per compensare le vittime, [ma] bisogna smettere di pensare che la Chiesa sia estremamente ricca perché è del tutto falso, e si deve smettere di pensare a importi astronomici», ha affermato l’abate René Tessier, responsabile delle comunicazioni della diocesi di Québec, con l’accentuarsi delle pressioni sulla Chiesa del Canada per indennizzare le vittime di abusi sessuali. In base ai calcoli del Journal de Québec, questa diocesi potrebbe dover versare 66 milioni di dollari, anche se è ancora difficile valutare l’importo finale. Gli avvocati delle vittime assicurano di non voler spingere la Chiesa al fallimento, ma che il loro obiettivo è “risarcire più correttamente le vittime”, osserva Alain Arsenault. “Si può parlare, analizzare, e se dimostrano di non avere soldi è un dato di fatto... Controlleremo le assicurazioni e poi i loro beni. E se non hanno soldi, andranno in bancarotta come gli altri. Sarà un peccato, ma dovranno pagare per i danni provocati”.

Journal de Québec, francese

3. Come vede il Papa lo sviluppo della teologia?

“Per Papa Francesco, il problema non è la dottrina, ma il modo in cui questa viene presentata”, scrive il vaticanista Andrea Gagliarducci, che commenta la nomina di Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto, a presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Staglianò si è fatto conoscere teorizzando la cosiddetta «teologia popolare», che presenta il Vangelo in un linguaggio contemporaneo. Metterlo alla guida dell’Accademia manifesta la volontà del Papa argentino di ringiovanire la lingua della teologia per rendere la dottrina più afferrabile. «La dottrina deve comunicare la gioia. Non deve mostrare divieti», riassume il giornalista.

Monday Vatican, inglese

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