Papa Francesco a L’Aquila rinvigorirà il suo legame già fortissimo con la Madonna. E lo farà fermandosi in preghiera davanti a tre importanti statue della Vergine Maria. Ecco quali sono e perché hanno un valore simbolico particolare per il Papa e gli aquilani.
La Madonna di Roio
Il prossimo 28 agosto, sull’altare papale che sarà allestito sul sagrato della basilica di S. Maria di Collemaggio a L'Aquila per la celebrazione della messa presieduta da Papa Francesco, prima dell’apertura della "Porta Santa" di Collemaggio, sarà posta la sacra immagine della Madonna di Roio (Nostra Signora della Croce).
Il terzo Papa
Il 28 agosto, come riporta Agensir (5 agosto), Papa Francesco sarà il terzo Pontefice a venerare la Madonna di Roio dopo San Giovanni Paolo II che visitò il santuario di Roio il 30 agosto 1980 e Benedetto XVI, il 28 aprile 2009, durante la visita alla città devastata dal sisma del 2009.
La Madonna del Popolo aquilano
Prima di recarsi a Collemaggio, il Pontefice in Piazza Duomo, dopo la visita privata alla cattedrale di San Massimo, incontrerà i familiari delle vittime del sisma del 2009. Sul palco allestito davanti al Duomo, accanto al Santo Padre, sarà esposta la tela raffigurante la Madonna del Popolo aquilano (“Salus Populi Aquilani”).
Sopravvissuta al terremoto
La preziosa effigie, tanto cara ai fedeli aquilani, era custodita, fin dal post-terremoto del 1703, nel Santuario diocesano alla stessa dedicato nella chiesa di San Marco Evangelista.
Dopo il sisma, venne recuperata tra le macerie dai Vigili del Fuoco il 3 maggio del 2009, senza però le sue preziose corone. Successivamente la tela è stata interessata da un attento e prezioso restauro.
La Madonna col Bambino di Gatti
Infine, Papa Francesco, dopo aver pregato davanti l’urna di Celestino V dove sarà collocata anche la Bolla di concessione della “Perdonanza”, potrà ammirare la stupenda statua della Vergine con il Bambino attribuita a Saturnino Gatti, ricollocata di recente nella basilica di Santa Maria di Collemaggio dopo il recupero nel 2009 da parte dei Vigili del Fuoco e il restauro da parte della Soprintendenza.