Tra i nuovi venerabili della Chiesa, c’è un frate cappuccino genovese che ha trascorso la sua vita per regalare un futuro ai bambini orfani: si tratta di fra Umile Bonzi, di cui Papa Francesco ha riconosciuto le “virtù eroiche”. La causa di beatificazione del frate cappuccino, morto in fama di santità, ha compiuto, così, un importante passo in avanti.
Impiegato in banca
Di famiglia distinta, diplomato in ragioneria e impiegato presso la Cassa di Risparmio di Genova, entrò a 20 anni, nel 1918, tra i cappuccini assumendo il nome di Umile da Genova. Ordinato sacerdote il 25 gennaio 1925, fu mandato a Roma dove, presso l'università Gregoriana, si laureò, tre anni più tardi, in teologia e filosofia tomistica.
Lo studentato a Genova
Per un ventennio circa (1928-45), si legge su fraticappuccini.it, fra Umile Bonzi fu insegnante nello studentato del suo Ordine a Genova, alternando l'attività scolastica con un intenso apostolato di predicazione, di direzione spirituale, di pubblicistica ascetica e storica.
I bambini
Subito dopo la guerra, il Venerabile, animato da grande fede e sostenuto dalla costante preghiera, intraprese un’attività evangelica che divenne testimonianza di carità, soprattutto tra i bambini rimasti orfani.
Il Sorriso Francescano
Cominciando ad ospitare i piccoli nel convento cappuccino di Genova, fra Umile Bonzi diede origine all’Opera che diventerà il Sorriso Francescano e all’Istituto Piccole Ancelle di Gesù Bambino, cui aderirono donne che si prendevano cura dei piccoli ospiti del Sorriso (causesanti.va).
I traumi della guerra
Anche se le sofferenze e i traumi vissuti nel corso dei bombardamenti su Genova lasciarono in lui disagi emotivi che non sempre facilitarono le relazioni interpersonali, il venerabile francescano continuò ad essere amato e stimato dai collaboratori.
Il riconoscimento del Presidente della Repubblica
Sotto il suo impulso e con l'aiuto dei confratelli cappuccini e di generosi benefattori, l'opera del Sorriso Francescano si estese a Genova, a Savona, a La Spezia e altrove. Il 26 gennaio 1960, il Presidente della Repubblica Italiana gli conferí la medaglia d'oro "per non comuni e gratuite prestazioni a favore dell'istruzione elementare e dell'educazione infantile".
La morte
Dopo la morte, il 9 febbraio 1969, venne tumulato provvisoriamente nel cimitero di Staglieno, nella tomba della famiglia Beretta, in attesa della sua traslazione nella chiesa che è sorta accanto al suo istituto di Coronata.
La causa di beatificazione
Il Tribunale delegato di Genova ha avviato il processo diocesano sulla vita e virtú di fra Umile Bonzi sulla base di molte testimonianze che ne attestano la fama di santità. La firma del decreto che lo rende venerabile, è un passo ulteriore verso il percorso di beatificazione di questo umile fraticello.