Devo riconoscere che come molti cattolici tenevo la Bibbia su uno scaffale, aperta, come un ornamento. Era una Bibbia enorme, come quella che si trova in molte case, ma difficile da maneggiare e da leggere. Una mia cugina, evangelica, mi ha detto:
“Scrivi di Dio e questo è molto bello, Claudio. Leggere la Bibbia ti aiuterà molto. Arricchirai i tuoi scritti e darai più significato alle tue parole”.
Mi è parso che avesse ragione. Ero cattolico e leggevo a malapena la Bibbia. Ho seguito il suo consiglio e sono andato alla Libreria Cattolica. Ho comprato una Bibbia con i caratteri grandi per poterla leggere in modo agevole. Ogni giorno, quando leggo e medito la Parola di Dio, resto colpito e ammirato, e mi chiedo: “Come ho fatto a non farlo prima? È una meraviglia”. Si scoprono migliaia di promesse di Dio per noi, e la cosa più incredibile è che TUTTE VENGONO MANTENUTE.
Mi piace raccomandare ai cattolici: “Leggete la Bibbia. Vi troverete molte risposte alle vostre inquietudini”.
Ho scoperto quello che tanti prima di me già sapevano:
Avete una Bibbia a portata di mano? Oggi vedremo una curiosità.
Cercate il Vangelo di San Giovanni, capitolo 17. Vi viene descritta la preghiera più lunga pronunciata da Gesù, pregando Dio Padre per i Suoi discepoli, per voi e per me. E questo perché le Sue parole trascendono il tempo, arrivando fino a noi. È impressionante pensare che quel giorno Gesù abbia pregato per noi e per quelli che verranno. È una preghiera che non ha fine.
“Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola”.
Qualche minuto prima, Gesù li ha avvertiti di quello che sarebbe accaduto ai Suoi seguaci, e poi ha chiesto al Padre di rafforzarli perché potessero sopportare le prove.
E ha continuato con questa splendida preghiera, ritenuta la più lunga di Gesù:
Impariamo da Gesù l'importanza della preghiera continua. Com'è la tua preghiera?