La liberazione delle anime del Purgatorio attraverso le testimonianze di importanti santi, di visioni della Madonna e di documenti dei Papi. Sarà un “viaggio” in questi scritti che ci “avvicinerà” spiritualmente a tali anime.
La Vergine della Mercede
Riguardo alla storia della devozione alla Madonna della Mercede, la Vergine apparve il 1 agosto del 1218 a san Pietro Nolasco, chiedendogli di fondare un ordine religioso per la liberazione dei cristiani finiti in schiavitù a causa delle incursioni dei musulmani, che venivano liberati contro pagamento di un riscatto in denaro. L’ordine che venne fondato il 10 agosto dello stesso anno grazie all’aiuto del re di Spagna Giacomo I, prese poi il nome di S. Maria della Mercede. La Madonna della Mercede viene invocata come colei che libera dalle catene della schiavitù, non solo in questa vita ma anche nell’altra.
Papa Pio X
Il mese di novembre è il mese dedicato al suffragio delle anime purganti e Papa Pio X per sottolineare l’importanza di tale pratica volle arricchire la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, concedendo in questo santo giorno l’indulgenza plenaria “toties quoties” secondo le condizioni previste dalla Chiesa con la recita di sei Pater, Ave e Gloria.
Benedetto XV
Il suo successore, Papa Benedetto XV, il 10 agosto del 1915 stabili che ogni sacerdote potesse, nel giorno della commemorazione dei defunti, celebrare tre messe in suffragio delle anime purganti: una per l’anima defunta secondo le intenzioni del celebrante, la seconda per tutte le anime purganti e la terza secondo le intenzioni del sommo pontefice.
San Cirillo
Della necessità di suffragare le anime sante del purgatorio siamo tutti consapevoli ma il ricordarlo ci aiuterà ad accrescere in noi questa devozione.
San Cirillo scrive: “Se si potessero rappresentare tutte le pene, tutte le croci, tutte le afflizioni del mondo e si paragonassero alle sofferenze del Purgatorio, diventerebbero dolcezze al paragone. Sono così dolorose le pene del Purgatorio che eguagliano le stesse pene dell’inferno, una sola differenza passa tra loro: quelle dell’inferno sono eterne, quelle del Purgatorio avranno fine. I dolori della vita presente sono permessi da Dio nella sua Misericordia per la nostra purificazione e ad accrescere i meriti, le pene del Purgatorio sono create dalla Giustizia Divina offesa”.
San Beda
San Beda Venerabile: “Pensiamo a tutti i tormenti sostenuti dai martiri e non avremo ancora un’idea delle pene del Purgatorio. I martiri erano gli eletti che Dio provava con il fuoco, le anime purganti soffrono soltanto per scontare pene”.
I santi e le anime del Purgatorio
Un grave errore che spesso commettiamo è di rappresentare i nostri defunti come dei santi, nel senso che non appena muoiono li vediamo beati in paradiso, ora se è giusto pensare che la misericordia di Dio abbia salvato la loro anima, in funzione del fatto che sono stati buoni cristiani, è altrettanto vero che prima di giungere alla beatificazione la strada può essere lunga, una cosa è l’occhio dell’uomo, altra è l’occhio di Dio.
Chi ha salvato un’anima salva sé stesso, ora la carità verso i defunti mentre libera loro, salva noi stessi. “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”.
Sant’Ambrogio
S. Ambrogio dice che: “tutto ciò che si offre a Dio per i defunti, si cambia in merito per noi e dopo morte ne ritroveremo il centuplo. Si può dire che il sentimento della Chiesa, dei suoi dottori e dei suoi Santi si esprima in questa sola frase: “Quanto fate per i morti lo fate nel modo più eccellente per voi stessi”.
Il Signore Dio e le anime del Purgatorio
E se le anime del purgatorio ci sono riconoscenti per quanto offriamo per loro e ci ricambiano con una preghiera incessante presso Dio, molto più farà il Signore Nostro per noi.
La Salvezza
Il Signore amando infinitamente quelle anime la cui salvezza tanto gli costò, riceverà come fatto a lui tutto il bene che gli si procura e non ci renderà pertanto minore ricompensa, già in questa vita e certamente nell’altra, così come punirà quelli che si scordano di usare misericordia alle anime purganti.
La promessa di Gesù
Se Gesù ha promesso che anche un solo bicchier d’acqua donato per suo amore all’assetato, troverà mercede, tanto più otterrà chi si prodiga per ottenere alle anime purganti quell’acqua che estingue le fiamme del purgatorio.
Misericordiosi con le anime
Se c’è chi possa esser certo di salvarsi è colui che è misericordioso con le anime dei defunti e ciò non perché egli possa essere esente dai pericoli a cui sono sottoposti gli altri, ma perché potrà contare su grazie e presidi particolarissimi.
Il “consiglio” del profeta Isaia
Il profeta Isaia scrive: “Soccorrendo i poveri e confortando gli afflitti si acquista abbondanza straordinaria di grazie, di gloria, di consolazioni celesti”. Quindi suffragando le anime purganti che si trovano in ogni sorta di afflizione ci saranno accordati tutti questi beni, ma perché ciò possa essere, prima Dio dovrà scioglierci dai nostri debiti.
Se poi questi debiti fossero tali e tanti per cui non possano essere completamente scontati nella presente vita, ed anche noi dovessimo passare in Purgatorio, ebbene non faremmo davvero che passare perché presto troveremmo soccorso.
Le apparizioni di Lourdes
Un pensiero alle apparizioni di Lourdes e le anime del Purgatorio: quando la Madonna apparve a Bernardette teneva tra le mani un rosario a sei poste di dieci decine ciascuna, le ultime dieci Ave Maria erano a suffragio delle anime del Purgatorio. Questo ci fa comprendere la sollecitudine materna di Maria verso le anime sante del purgatorio, pertanto dobbiamo sempre ricordarle nelle nostre preghiere.
Sant’Alfonso
Sant’Alfonso dice: “le anime purganti sono soccorse dalla SS. Vergine ancor più che le anime sulla terra. Infatti quelle sono più degne di misericordia non potendosi aiutare da sé stesse.”
San Bernardino da Siena
S. Bernardino da Siena: “In quel carcere di anime spose di Gesù Cristo, Maria ha il pieno dominio di sollevarle e liberarle”.