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Se non pratichiamo la carità non siamo cristiani

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Reginaldo Manzotti - pubblicato il 21/07/22
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Quando parliamo di carità pensiamo subito alla donazione di cibo o abiti. È sicuramente questo, ma non solo

Il 19 luglio si è celebrata la Giornata della Carità, uno dei Carismi dell'Obra Evangelizar. In questo messaggio, voglio sottolinearne l'importanza. Se ci diciamo cristiani, se vogliamo essere cristiani, non può esserci alcun dubbio: dobbiamo essere caritatevoli, dobbiamo praticare la carità. La carità è una delle principali virtù cristiane. Se non la pratichiamo, non siamo cristiani.

Quando parliamo di carità pensiamo subito alla donazione di cibo o abiti. È sicuramente questo, ma non solo. Molti “approfittano” per fare la carità quando vogliono rinnovare il proprio guardaroba, e allora ciò che avanza, quello che non si usa più, viene donato. Questa non è vera carità, ma solo un gesto di assistenzialismo per tranquillizzare la coscienza. Anche quando abbiamo pochi beni materiali da dividere, contiamo sempre su una ricchezza straordinaria, che dobbiamo conoscere e imparare ad amministrare a beneficio nostro e dei nostri fratelli e sorelle: il nostro tempo.

Molte persone non hanno bisogno di niente dal punto di vista materiale, ma solo di un'attenzione, di un gesto di affetto, che qualcuno dedichi loro un po' di tempo, che le ascolti.

Guardiamo alla nostra vita e alle risorse che abbiamo. Anche se viviamo con poco, è sempre possibile condividere con chi ha ancora meno. Dopo di questo, e indipendentemente dal fatto che abbiamo la possibilità o meno di realizzare qualche donazione materiale, pensiamo a un modo per donare tempo. Questo tempo può essere investito nella nostra partecipazione a qualche azione oggettiva o nel dedicare un momento delle nostre preghiere quotidiane ai più bisognosi.

La carità, quindi, è metterci in sintonia, empatizzare con i nostri simili. Come cristiani, non possiamo essere indifferenti agli altri. La partecipazione al regno di Cristo passa per l'amore misericordioso nei confronti del fratello bisognoso. È per questo che Egli ci dice “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.

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