separateurCreated with Sketch.

I cattolici possono usare i tarocchi?

DIVINATION
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Catholic Link - pubblicato il 15/07/22
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Un esorcista condivide tutto quello che c'è da sapere al riguardo

di Adam Blai

Diamo un'occhiata alla Scrittura, il luogo da cui un cristiano deve partire. Nell'Antico Testamento leggiamo: “Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il Signore, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. Tu sarai integro verso il Signore Dio tuo” (Deuteronomio 18, 10-12). La Parola di Dio dice che facendo queste cose diventiamo abominevoli agli occhi di Dio.

I cattolici dovrebbero usare i tarocchi?

I tarocchi sono uno dei tanti modi di indovinare cose nascoste, spesso il futuro. Cercare la conoscenza del futuro o delle cose nascoste è dire a Dio che non si ha fiducia nella Sua Parola o nella Sua Provvidenza per la propria vita. Quando a Gesù è stato chiesto quale fosse il comandamento più grande ha risposto: “Gesù gli disse: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento” (Matteo 22, 37-38).

I tarocchi, e qualsiasi altra forma di divinazione, dicono a Dio che non abbiamo fiducia in Lui. La fiducia dovuta a Dio deriva, almeno in parte, dal fatto di amare Dio. Un altro modo di vederlo è che si stanno rendendo i tarocchi un idolo a cui si dà reverenza, una violazione del Primo Comandamento: “Io sono il Signore Dio tuo. Non avrai altro Dio all'infuori di me”.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, costruito sulla Scrittura e la tradizione, affronta la questione della divinazione:

L'atteggiamento cattolico nei confronti della predizione del futuro

E allora, quale dev'essere il nostro atteggiamento nei confronti degli eventi futuri? Il Catechismo, al paragrafo 2115, ci aiuta in questo senso: “Dio può rivelare l'avvenire ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell'abbandonarsi con fiducia nelle mani della provvidenza per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo”.

Se solo Dio conosce il futuro, allora perché alcuni affermano che la divinazione predice accuratamente le cose?

Questo può essere spiegato in almeno tre modi. In primo luogo, i tarocchi, come la lettura dell'oroscopo, descrivono e predicono vaghi eventi della vita e questioni umane comuni alla maggior parte della gente. In secondo luogo, una “lettura” offre molti spunti di informazione (come abbiamo detto, comuni alla maggior parte delle persone), e se solo uno o due si adattano alla nostra situazione dimentichiamo facilmente quelli “non veri”. È chiamato “pregiudizio di conferma”. In terzo luogo, nei casi in cui demoni stanno favorendo la “lettura”, possono predire un evento futuro specifico e poi far semplicemente accadere questo evento in futuro. Se io predico che qualcuno ti darà dei fiori domani e poi ti mando dei fiori domani, ho magicamente predetto il futuro?

La divinazione del futuro, o delle cose nascoste nel presente, è una forma di magia nera. Viola il comandamento di Gesù, il Primo Comandamento, e l'insegnamento della Chiesa. La gente che chiede denaro per “indovinare” il futuro in genere sfrutta le difficoltà o l'ansia della gente per i problemi della vita. Si offre un falso conforto o senso di potere quando la gente si sente a disagio e impotente. Quando si ha qualche rapporto con la divinazione, si spezza il rapporto con Dio e si apre la porta a un rapporto con il demonio. Nel corso degli anni, ho visto una serie di casi in cui i tarocchi erano una delle pratiche occulte che hanno portato una persona sulla via dell'ossessione demoniaca, dell'oppressione o perfino della possessione. Lo standard usuale è che la pratica della divinazione inizia, diventa una pratica quotidiana e poi lo spirito offre di parlare direttamente alla persona e di non usare più la tecnica esterna (che si tratti di tarocchi, tavola Ouija, pendolo, corde di divinazione...). Una volta che viene dato il permesso, lo spirito inizia a parlare direttamente nella mente della persona. Dopo un po' di tempo, poi, comincia a dettare quello che la persona può o non può fare.

La Parola di Dio, la Chiesa e secoli di esperienza nel vedere la gente cadere vittima dell'occulto porta a rifiutare queste pratiche. Ogni persona deve però fare le proprie scelte, e ne sarà ritenuto responsabile. Vi prego di tener conto di tutto questo, o anche dei miei semplici 15 anni di lavoro con gli esorcisti, quando prenderete ancora i tarocchi in mano.

Se scegliete di smettere con la divinazione (o con qualsiasi altra pratica di magia nera) e siete cattolici, vi prego di andare in chiesa e confessare queste pratiche. Se siete cristiani, confessatevi a Gesù come meglio potete e consultare il vostro leader spirituale locale al riguardo. Se non siete cristiani, vi incoraggio comunque a porre fine a queste pratiche, perché prima o poi scoprirete che sono pericolose.

Partendo dalla sua lunga esperienza con casi di oppressione e possessione demoniaca, in The Exorcism Files Adam Blai presenta ai lettori storie vere illuminanti su come alcune persone siano cadute nell'occulto attraverso tavola Ouija, tarocchi, reiki, yoga o arti marziali. Racconta anche di casi scioccanti di patecipazione a patti e culti camuffati da conoscenza e liberazione. A volte tutto questo è accompagnato da crimini, che Blai documenta.

Top 10
See More