Suscitano in genere forti ripercussioni, quando vengono divulgati, i racconti di celebrità che optano per una routine più disciplinata e modesta, rinunciando a stili di vita caratterizzati dalla ricerca esacerbata di piaceri sensibili, siano essi legati al lusso, al sesso, all'ostentazione o al culto dell'ego.
Negli ultimi mesi, hanno colpito sulle reti sociali le testimonianze di conversione dell'attrice Cássia Kis e dell'attore Juliano Cazarré, brasiliani, che per la portata mediatica sono stati paragonati alla cantante Elba Ramalho.
Nei casi di Cássia ed Elba, entrambe hanno riferito di aver abortito e di aver poi vissuto l'esperienza del pentimento e della ricerca di riconciliazione con Dio, impegnandosi pubblicamente nella causa della difesa della vita e abbracciando apertamente la fede cattolica.
Nel caso di Juliano, condivide spesso i frutti del suo percorso personale e familiare di riscoperta di Dio e di vivere quotidianamente il cattolicesimo. Di recente, lui e la moglie Letícia hanno condiviso con il pubblico la lotta per la salute della figlia Maria Guilhermina, nata il 21 giugno con una rara cardiopatia congenita. La famiglia ha chiesto e sta ricevendo le preghiere di milioni di Brasiliani.
Hanno un impatto anche i racconti di celebrità che si pentono di aver esposto il proprio corpo e la propria intimità sessuale in film o pubblicazioni per adulti.
Artiste che hanno posato nude e poi si sono pentite e convertite
Tra le artiste che hanno posato nude e poi si sono pentite ci sono Karina Bacchi, Joana Prado e Alessandra Scatena. Tutte e tre hanno dichiarato pubblicamente di essersi pentite. Oltre a loro, anche Suzana Alves, nota come “Tiazinha”, afferma che non si mostrerebbe più senza veli.
L'attrice Karina Bacchi, 45 anni, ha posato nuda nel 2006 per la rivista Playboy. Oggi è evangelica e dichiara di provare “ripugnanza” per il lavoro erotico di cui è stata protagonista:
“Provo tanta ripugnanza per la mia apparizione su Playboy! Il male ha operato in quel caso... Provo disprezzo, disprezzo, disprezzo! E ancor di più perché è stato uno 'speciale di Natale', la nascita di Gesù! Che assurdità! Con il cappellino da Babbo Natale, che cosa demoniaca! Provo disprezzo e rabbia ripensando a quel momento”.
Loading
Karina lo ha dichiarato su YouTube in una conversazione con Suzana Alves, 43 anni, sulle conseguenze delle loro fotografie erotiche del passato.
La 45enne Joana Prado è un'altra delle artiste brasiliane che hanno posato nude e poi si sono pentite. È diventata cristiana oggi vive negli Stati Uniti con i tre figli e il marito, l'ex lottatore Vitor Belfort. In un'intervista ha affermato:
“È chiaro che mi sia pentita, perché per me pentimento, in ebraico, significa cambio di direzione (...). Mi sono pentita, sì, il che vuol dire che non voglio più fare quello che facevo prima”.
La 46enne Alessandra Scatena ha espresso nel podcast di Karina Bacchi il suo pentimento per aver posato nuda. Era il 1997, e oggi commenta.
“Mi sono pentita quando mi sono convertita, ma soprattutto ora. Provo vergogna. Signore, mi vergogno, mi pento di tutto quello che ho fatto. All'epoca pensavo, e molte persone lo pensano tuttora, che non ci fosse niente di male”.
Vale la pena di sottolineare che la conversione religiosa non è sempre la causa iniziale o principale del pentimento espresso pubblicamente dalle celebrità riguardo all'esposizione della propria intimità sessuale in passato.
Tra gli uomini, ad esempio, l'attore Mateus Carrieri ha posato varie volte per una rivista pronografica destinata al pubblico maschile omosessuale, e poi è stato protagonista di una serie di film per adulti eterosessuali. Qualche anno dopo si è detto pentito e ha affermato che la sua carriera di attore è stata danneggiata dal lavoro nell'industria della pornografia.
L'importanza del pudore naturale
I vari motivi menzionati nei racconti di pentimento rafforzano in modo esplicito o tacito l'esistenza di un pudore naturale nelle persone. Questo pudore sembra far sì che le virtù della modestia e della castità vengano apprezzate e ritenute nobili anche da chi non è religioso.
Ma cos'è il pudore? Secondo il filosofo spagnolo Juan Fernando Sellés, può essere “un semplice sentimento naturale di vergogna o forse una virtù”. In entrambi i casi, il pudore è un atteggiamento naturale di protezione e preservazione personale. Il corpo umano esprime visivamente aspetti della persona che siamo, rafforzando l'inviolabilità della nostra intimità.
C'è chi confonde il naturale e virtuoso sentimento del pudore con qualche tipo di “complesso” relativo al proprio corpo o alla sessualità umana, e questa confusione porta alcuni presunti “esperti” a sostenere che il pudore debba essere “eliminato” in nome della “liberazione” della persona. In realtà, il vero pudore protegge la nostra intimità e delimita la nostra privacy, non avendo nulla a che vedere, di per sé, con complessi psicologici.
Il pudore suscita anche ammirazione. Una delle celebrità internazionali più ammirate dalla bellezza, e al contempo più associate al pudore naturale e all'eleganza della modestia, è la statunitense Audrey Hepburn, una leggenda del cinema, vincitrice dell'Oscar nel 1953 per la sua interpretazione di Vacanze Romane e notoriamente impegnata in varie cause umanitarie. L'attrice ha compiuto più di 50 viaggi in tutto il mondo prestando servizi ai più bisognosi. Il suo impegno a favore dei bambini è continuato anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1993, attraverso l'Audrey Hepburn Children’s Fund.
A proposito di modestia e pudore, una volta Audrey Hepburn ha risposto con dieci consigli alla domanda sui “segreti della sua bellezza”:
1. Per avere labbra attraenti, pronuncia parole di bontà
2. Per avere begli occhi, guarda ciò che la gente ha di bello dentro di sé
3. Per mantenerti magra, condividi il tuo cibo con chi soffre la fame
4. Per avere dei bei capelli, fa' sì che un bambino li accarezzi ogni giorno
5. Per avere una buona postura, cammina sapendo che non sei mai sola
6. Lo fai per le cose, ma anche le persone ne hanno bisogno: “riparale”, sistemale, coccolale, ravvivale, salvale, non le trascurare mai
7. Pensaci: se un giorno hai bisogno di una mano salda, ne troverai una alla fine di ogni braccio. Invecchiando ti renderai conto che hai due mani, una per aiutare te stesso e l'altra per aiutare i bisognosi
8. La bellezza di una donna non è nei suoi vestiti, nel suo volto o nel modo di sistemarsi i capelli. La bellezza di una donna si vede nei suoi occhi, perché sono la porta aperta sul suo cuore, il luogo in cui si trova il suo amore
9. La bellezza di una donna non è nel suo trucco, ma nella vera bellezza della sua anima; è la tenerezza che dà, l'amore, la passione che esprime
10. La bellezza di una donna si sviluppa con gli anni