È finito il matrimonio tra Francesco Totti e Ilary Blasi, lo hanno scritto tutti i giornali, da quando ieri Dagospia ha dato per primo la notizia. Già qualche mese fa, a febbraio, si era parlato e sparlato di separazione, di presunti amanti. Ma poi l'ex capitano tramite social aveva messo a tacere tutto, anche se i più scettici avevano avuto da ridire su quei filmati postati sulle storie di Instagram, giudicati macchinosi e poco convincenti.
E poco tempo dopo anche l'ex letterina, ospite dell'amica Silvia Toffanin a Verissimo, aveva accusato giornalisti e testate di aver fatto una pessima figura per aver spacciato per vera una notizia falsa, per non aver rispettato la sua famiglia, soprattutto i figli della coppia.
Totti e Blasi: 17 anni di matrimonio e tre figli
In molti stanno scrivendo che è stato da ipocriti smentire, mostrarsi perfino piccati con i giornalisti, ma sarebbe opportuno dare almeno il beneficio del dubbio a Francesco e Ilary. Perché con 17 anni di matrimonio alle spalle (la coppia si era sposata il 19 giugno del 2005 nella chiesa romana di Santa Maria in Ara Coeli) e tre figli si fa di tutto per non dirsi addio e tutelare la propria famiglia. Si può facilmente immaginare che la coppia stesse lottando per superare la crisi, per restare a galla e ritrovarsi in mezzo la tempesta. Perché il matrimonio è un'impresa difficile, e senza qualcuno che ti indichi il faro è facilissimo sbattere sugli scogli e mandare tutto all'aria.
"Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io"
Per una coppia famosa deve essere ancora peggio. L'avere a disposizione grosse quantità di denaro, l'essere all'apparenza benvoluti da tutti, ricercati, desiderati, apre a mille insidie e tranelli. Ma anche per le persone comuni il clima generale non è a favore della famiglia. L'andazzo è quello del "se non sei felice è finita", "se non fate sesso da un mese non ti ama più", "è giusto che tu ti rifaccia una vita, è un tuo diritto". E spesso queste "perle" vengono pronunciate da amici e colleghi. Infatti c'è un motivo per cui il proverbio dice: "dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io".
A volte invece servirebbe un sano "cazziatone", l'amico/a che ti prende a schiaffi con le parole e non ti molla finché quasi non ti metti a piangere per la cavolata che stai facendo, che ti ricorda quello che stai perdendo per una storia di sesso e poco più.
"Gufano" contro gli sposi
Invece oggi è un diritto mollare tutto quando il gioco si fa duro, anzi, se non lo fai sei un mollaccione per non dire un'altra parola. Davvero c'è un "gufare" generalizzato contro gli sposi. Perché si sa, più qualcosa è bello e prezioso più scatena l'invidia. E cosa c'è di più caro del matrimonio?
Separazione Totti Blasy: non solo commenti di fan dispiaciuti
Sarà una sensazione sbagliata, ma leggendo un po' in giro per il web mi sembra che accanto ai commenti dei fan dispiaciuti, a quelli dei finti menefreghisti, ci sia una categoria composta da chi con un certo gusto conclude: "finalmente si sono lasciati anche loro".
L'infelice titolo di Repubblica
Basti pensare all'infelice titolo del commento di Natalia Aspesi su Repubblica "Totti e Blasi, la separazione è ufficiale. Finisce la favola, evviva la normalità". What? Normalità? Il fallimento di un matrimonio è normale? bello? auspicabile? una frase del genere lascia intendere questo, sembra quasi voler festeggiare la fine di una famiglia in cui, ricordiamo, sono nati tre figli.
E l'incipit dell'articolo è dello stesso tenore:
Su certi dolori sarebbe meglio non esultare
Va bene l'ironia, l'essere dissacranti per uscire (?) dal coro, però su certi dolori sarebbe meglio non esultare. Un divorzio è un lutto, e sui lutti non si sguazza.
"Coppia tradizionale", "fallace promessa del per sempre"
Continua la giornalista:
"Coppia tradizionale"; "fallace promessa del per sempre" appaiono chiaramente espressioni su base ideologica e demagogica che a noi risultano fuori luogo di fronte a una vicenda così delicata.
Siamo davvero diventati così cinici?
Ma davvero siamo diventati così cinici e poveri da non aspettare altro che veder capitolare "le favole" degli altri? A prescindere che siano vip o persone comuni. Le favole non esistono, e definirle tali per poi calpestare ciò che di buono è stato e di buono resta, è quantomeno discutibile.
Quello che avremmo voluto leggere sulla separazione Totti Blasi
Ci saremmo aspettati di leggere: "peccato che abbiano mollato, peccato che non abbiano avuto il sostegno necessario per ricucire gli strappi, per ritrovarsi nonostante i problemi e le incomprensioni. Chissà quanta solitudine, dolore. Chissà quanti avranno seminato zizzania, fatto carte false per dividerli".
Il matrimonio è difficile
Perché come già detto stare insieme è difficile, il matrimonio è duro senza qualcuno che ti ricordi qual è il senso di ciò che hai promesso davanti a Dio quel giorno, è impossibile resistere senza essere accompagnati, senza ricevere incoraggiamento, sostegno, affetto, vicinanza. Gli sposi hanno bisogno di qualcuno che ricordi loro che vale sempre la pena riprovarci, per non lasciare, come dice il Santo Padre, che la tristezza trasformi i loro volti.
Tolto il gossip e la cattiveria, cosa resta?
Io avrei voluto leggere un articolo così. E invece, tolto il gossip e la cattiveria, non resta altro: come è possibile?
È un atteggiamento più diffuso di quel che si potrebbe pensare. Spesso soprattutto anche fra cristiani: "Lo sai che il marito l'ha lasciata? venivano sempre in chiesa insieme, hanno fatto tutti quei figli, e poi lui se l'è data a gambe. Non aspettava altro con una moglie così". Da poco ho sentito con le mie orecchie queste parole e sono rimasta di sasso. Ma le parti potrebbero essere tranquillamente invertite.
Il comunicato di Ilary Blasi
Dopo vent'anni insieme e tre splendidi figli, il mio matrimonio con Francesco è terminato. Il percorso della separazione rimarrà comunque un fatto privato e non seguiranno altre dichiarazioni da parte mia. Invito tutti a evitare speculazioni e, soprattutto, a rispettare la riservatezza della mia famiglia - il comunicato di Ilary Blasi.
(Ansa)
Il comunicato di Francesco Totti
Totti ripete per tre volte "figli" e poi scrive "moglie"
Figli è la parola che l'ex capitano della Roma ripete tre volte, e poi mi colpisce quando usa il termine: "moglie".
Noi non festeggiamo la notizia della separazione di nessuno, anzi, crediamo che gli sposi e le famiglie abbiano bisogno di sostegno, e per chi crede di preghiere. Perché l'amore coniugale e ciò che da esso nasce è l'unica cosa per cui valga la pena soffrire.