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Perché in vacanza non si dovrebbe perdere la Messa

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Philip Kosloski - pubblicato il 12/07/22
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Quando ci si sta rilassando sulla spiaggia, si può essere tentati di saltare la Messa, ma le vacanze non ci esentano dall'andare in chiesa

Quando si è lontani da casa e ci si gode un momento di vacanza, si può avere la tentazione di “dimenticare” di andare a Messa la domenica.

Vorremmo dormire di più, o può non esserci una Messa a un orario comodo e non vogliamo interrompere le nostre attività.

Qualunque scusa possa emergere, le vacanze sembrano molto più semplici se saltiamo il precetto domenicale.

Dio, però, non la vede allo stesso modo.

L'attuale Codice di Diritto Canonico conferma il precetto domenicale e afferma che “la domenica e le altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all'obbligo di partecipare alla Messa”.

Ciò vuol dire che qualunque cattolico possa assistere alla Messa deve compiere ogni ragionevole sforzo per parteciparvi.

A volte possono esserci circostanze eccezionali che potrebbero dispensare una persona dall'assistere alla Messa. Ad esempio, se la città che si visita non ha una chiesa cattolica sarebbe irragionevole aspettarsi di trovare una Messa. Optare per saltare una Messa disponibile per godersi più tempo in spiaggia non è però un motivo legittimo per perdere la Messa domenicale.

Tempo per Dio

Il motivo per cui la Chiesa insiste tanto sull'argomento è che abbiamo bisogno di trovare del tempo per Dio la domenica, adorandolo nel modo che merita.

San Giovanni Paolo II ha esortato tutti i cattolici a rinnovare la propria devozione all'Eucaristia domenicale nella sua lettera apostolica Dies Domini:

“È davvero di capitale importanza che ciascun fedele si convinca di non poter vivere la sua fede, nella piena partecipazione alla vita della comunità cristiana, senza prendere regolarmente parte all'assemblea eucaristica domenicale. Se nell'Eucaristia si realizza quella pienezza del culto che gli uomini devono a Dio, e che non ha paragone con nessun'altra esperienza religiosa, ciò si esprime con particolare efficacia proprio nel convenire domenicale di tutta la comunità, obbediente alla voce del Risorto che la convoca, per donarle la luce della sua Parola e il nutrimento del suo Corpo come perenne sorgente sacramentale di redenzione. La grazia che sgorga da questa sorgente rinnova gli uomini, la vita, la storia” (n. 81).

Se può essere più facile saltare la Messa la domenica quando si è in viaggio, si sacrificherebbe tutta la sorgente di grazia che Dio vuole donarci in ogni Eucaristia domenicale.

Al di sopra di tutto, non considerate la Messa domenicale un'imposizione, ma un invito a a un rapporto più profondo con Gesù Cristo.

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