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Una setta dietro al dramma familiare del campione del Tour de France

JULIJA
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Luis Santamaría del Río - pubblicato il 05/07/22
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Sua cugina Julija, di 10 anni, è scomparsa dopo essere stata portata via dalla madre, seguace di una guru slovena

A 23 anni è senz'altro uno sportivo di successo. Tadej Pogacar (Komenda, Slovenia, 1998) ha vinto il Tour de France nel 2020 e nel 2021, e anche altri importanti appuntamenti ciclistici a livello mondiale, come il Tour della California 2019 o varie tappe della Vuelta a España dello stesso anno.

Ora partecipa al Tour de France 2022, ma mentre lotta per guadagnarsi al sua terza maglia gialla, i mezzi di comunicazione di vari Paesi si sono fatti eco di un'altra lotta che lo fa soffrire, e che ha come protagonista la sua famiglia.

Lo sportivo stesso l'ha resa nota attraverso il suo account Instagram, in cui si vede una bambina sorridente e un messaggio in inglese: “Aiuto! La mia cuginetta Julija è scomparsa”.

8 mesi senza vedere la cugina

Il quotidiano tedesco Express dice che il 1° luglio la famiglia di Pogacar era da 240 giorni senza notizie di una cugina del ciclista sloveno di appena 10 anni.

JULIJA

È scomparsa nell'autunno scorso, per questo il suo appello è disperato, anche attraverso le reti sociali, confidando in qualche passo avanti.

La bambina si chiama Julija Pogacar, e di lei non si sa nulla dal 3 novembre 2021, quando sua madre, Melisa Smrekar, l'ha portata con sé insieme a una coppia di amici.

Il padre, Peter Pogacar, pubblica video in cui disegna cuori su una parete, uno per ogni giorno che passa senza che lui abbia notizie della figlia.

“Vivevamo separati da anni, la sua custodia è condivisa. Un giorno [sua madre] si è portata via nostra figlia. E la bambina non è ancora tornata”, afferma Peter, come si legge sul quotidiano belga Le Soir.

I media sloveni spiegano che Melisa ha preso la bambina da scuola dicendo che andavano in vacanza. Nessuno le ha più viste.

JULIJA

Il fattore setta

All'inizio, alcuni indizi puntavano alla Spagna, nella fattispecie a un luogo isolato in cui non c'era copertura delle comunicazioni, per non essere localizzabili.

I sospetti di Peter Pogacar puntano però a una setta a cui appartiene – o almeno apparteneva – la madre della bambina, e della quale sembra faccia parte la persona che l'ha accompagnata nel suo allontanamento.

Un indizio importante che spiegherebbe la scomparsa della bambina e di sua madre è il fatto che il gruppo a cui pensa Peter, pur se nato e sviluppatosi in Slovenia, nel 2020 si è trasferito alle isole Azzorre, per cui crede che sua figlia potrebbe stare lì, o in qualsiasi altra comune della setta in Europa.

“Visto che non usano telefoni, Internet o reti sociali, è quasi impossibile rintracciarli”, indica la padre, secondo quanto riferisce Slovensk Novice.

Per questo, Peter Pogacar offre una ricompensa di 10.000 euro a chi possa aiutare a cecare o trovare la piccola Julija.

JULIJA

Una guru risuscitata e ascesa

La setta si chiama Accademia Lana Praner ed è un gruppo minoritario e poco noto che si muove a livello sloveno, ma pubblica informazioni anche in inglese, per aumentare il raggio di proselitismo.

La leader, Lana Praner, è apparsa nel 2017 sul media sloveno Govori.se come una maestra spirituale che è passata per la trance della morte e ha rivissuto, diffondendo da allora la sua nuova percezione della realtà.

La setta è piccola ma è comunque motivo di preoccupazione per la sua proiezione e la capacità potenziale di danneggiare persone e famiglie.

Un esempio è il canale di Youtube di Lana Praner, che ha relativamente pochi iscritti (oggi 3.820), ma i cui 255 video – pieni di conferenze e sessioni di meditazione – hanno ottenuto un totale di 1,66 milioni di visualizzazioni.

Pace interiore e armonia: il richiamo New Age

“Lana Praner è una persona che eleva con la propria frequenza personale la coscienza collettiva delle persone per raggiungere la pace interiore e l'armonia. Rivela il mondo dell'aldilà ed è il legame con i mondi fisici delle costellazioni planetarie esteriori”, si legge sulla pagina web ufficiale della setta.

In questo modo, seguendo una procedura molto comune nel campo dell'esoterismo New Age –il channeling o canalizzazione –, si presenta come canale (channel) o via di trasmissione di verità provenienti dai mondi superiori.

Secondo l'Accademia Lana Praner, il corpo della leader viene utilizzato per “l'aspetto più elevato delle Deità Supreme dell'Esistenza Originale”.

Con il linguaggio abituale New Age, leggiamo che “la Fonte permette che l'Elemento Più Elevato della Luce educhi e riveli le vie verso l'elemento più basso attraverso di Lei [Lana Praner] a tutti coloro che si trovano sul pianeta Terra pronti per la trasformazione e l'eventuale ritorno a Casa”.

Cospirazioni e rischi

In questo modo, la guru si presenta come mediatrice e perfino collaboratrice di un proposito divino.

Oltre al suo insegnamento pubblico, offre sessioni individuali per “aiutare” le persone a comprendere le loro “vite precedenti, che sono la base per l'individuo qui e ora”.

È una tecnica basata sulla reincarnazione, che la rende il riferimento principale per i suoi adepti, che crederanno ciecamente a quello che dice.

Per questo, come accade sempre con i leader settari, assicura di essere una persona con un'identità e una missione molto speciali: “Lana è una persona che ha superato la decadenza fisica dell'anima e ha potuto tornare e rivivere il suo corpo fisico terreno venendo restituita alla vita”, recita la web ufficiale.

Le dichiarazioni di Peter Pogacar non sembrano strane dopo aver visto su cosa si basa la setta:

“Lana e i suoi adepti sono decisi teorici della cospirazione e credono che i ricchi ci vogliano schiavizzare, che il segnale 5G sia pericoloso, che attraverso le prove e i vaccini contro il Covid-19 ci stiano inserendo dei chip nel corpo, che gli aerei ci stanno lanciando veleni con le scie chimiche… e potrei andare avanti all'infinito”.

“Gli extraterrestri ci salveranno”

Le parole citate di recente dal padre della bambina, raccolte dallo sloveno Svet 24, continuano a mostrare la sua paura:

“Dato che Melissa portava regolarmente Julija ai laboratori di Lana Praner e la indottrinava con i suoi punti di vista, anche Julija credeva in tutto questo. Melisa è convinta che fuggendo ha salvato se stessa e Julija da una morte sicura. Se comprendo correttamente i punti di vista della sua 'religione', gli extraterrestri verranno per loro e le salveranno”.

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Questi messaggi ricordano tanti altri gruppi settari che ossessionano i loro seguaci con paure e cospirazioni, offrendo una salvezza sicura se l'adesione al leader è incrollabile.

Si è appena commemorato il 25° anniversario del suicidio collettivo dei membri della setta Porta del Cielo, che parlava anch'essa di un “riscatto extraterrestre”. Le preoccupazioni della famiglia di Julija sono quindi più che giustificate.

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