Il Papa smentisce le voci secondo le quali sarebbe malato di cancro, e smentisce di avere intenzione di dimettersi («non mi è mai passato per la testa. Per il momento no»). Ribadisce invece la sua volontà di recarsi in Russia e in Ucraina appena possibile, forse a settembre.
Dice inoltre di rispettare la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sull’interruzione di gravidanza e ripete la sua ferma condanna dell’aborto. Il Vescovo di Roma sabato scorso ha rilasciato una lunga intervista al corrispondente dell’agenzia Reuters, Phil Pullella. L’incontro è durato circa 90 minuti e questo è un primo resoconto con alcuni dei contenuti pubblicati dall’agenzia (Vatican news, 4 luglio).
Le dimissioni
Secondo diversi articoli e commenti sui media, alcuni eventi recenti o programmati (dal concistoro di fine agosto alla visita all’Aquila dove è sepolto Celestino V, che si dimise nel 1294) farebbero pensare all’intenzione del Papa di rinunciare al pontificato. Ma Francesco ha smentito questa interpretazione: «Tutte queste coincidenze hanno fatto pensare ad alcuni che la stessa ‘liturgia’ sarebbe avvenuta. Ma non mi è mai passato per la testa. Per il momento no, per il momento no. Davvero!».
Il Papa allo stesso tempo, come aveva già fatto più volte in passato, ha spiegato che la possibilità di dimettersi è presa in considerazione, soprattutto dopo la scelta fatta da Benedetto XVI nel 2013, nel caso la salute gli rendesse impossibile continuare nel suo ministero. Ma alla domanda su quando potrebbe accadere, ha risposto: «Non lo sappiamo. Dio lo dirà» con parole simili a quelle usate venerdì 1° luglio nell’intervista all’agenzia Telam (Avvenire, 4 luglio).
Il cancro e il ginocchio
«Il cancro? I medici non mi hanno detto niente», ha specificato il Papa, dicendo di aver subito una «piccola frattura» al ginocchio nel fare un passo falso con un legamento infiammato. «Sto migliorando – ha detto il Pontefice sempre alla Reuters – Tecnicamente la calcificazione è già avvenuta. Ora devo ricominciare a muovermi perché c’è il rischio di perdere torno muscolare» (SkyTg24, 4 luglio).
Segnali negativi
L’intervista ha quindi toccato temi internazionali. Parlando della situazione in Ucraina, Francesco ha fatto notare che ci sono stati contatti tra il Segretario di Stato Pietro Parolin, e il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, su un possibile viaggio a Mosca. I segnali iniziali non sono stati buoni. Si è parlato di questo possibile viaggio per la prima volta, diversi mesi fa, ha detto il Papa, spiegando che Mosca ha risposto che non era il momento giusto. Ha lasciato comunque intendere che ora qualcosa potrebbe essere cambiato.
La strategia del Papa
«Vorrei andare in Ucraina, e volevo prima andare a Mosca - ha proseguito il Papa nell’intervista alla Reuters -. Ci siamo scambiati dei messaggi a questo proposito, perché pensavo che se il presidente russo mi avesse concesso una piccola finestra per servire la causa della pace... E ora è possibile, dopo il mio ritorno dal Canada, che io riesca ad andare in Ucraina. La prima cosa da fare è andare in Russia per cercare di aiutare in qualche modo, ma vorrei andare in entrambe le capitali».