Suor Luisa Dell’Orto avvertiva di poter essere uccisa da un momento all’altro: il suo omicidio ad Haiti non è, dunque, un fatto inaspettato. Lo ha confessato la sorella della missionaria delle Piccole Sorelle del Vangelo di Charles de Foucuald, con cui aveva una continua corrispondenza. Il Papa e il vescovo di Milano - la diocesi di riferimento della sua missione - l’hanno definita una «martire» e una «santa». Quelli che la conoscevano la chiamavano «l’angelo dei bimbi» perché nella sua vita ha aiutato migliaia di bambini poveri e abbandonati.
L’ultima lettera
«Era cosciente che qualcosa sarebbe potuto capitare - afferma la sorella Maria Adele - perché è ovvio, anche nell’ultima lettera lo diceva, che la situazione era molto difficile. Però lei ci teneva a restare e a dare testimonianza».
Gli aquiloni e la Settimana Santa
«’Continuiamo la nostra presenza accanto alla gente del quartiere - mi aveva scritto in una delle ultime lettere alla sorella -. E’ di questi giorni la foto degli aquiloni realizzati con i ragazzi e i giovani, secondo le tradizioni della Settimana Santa, è voglia di realizzare cose belle e grandi, voglia di bene'. E questo è: la voglia di bene che ha contraddistinto tutta la sua vita».
“Non vanno a cercare pericoli”
Ne messaggio di cordoglio per la morte di suor Luisa Dell’Orto, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini scrive: «Non vanno a cercare i pericoli, ma i segni del Regno di Dio che viene, in mezzo ai poveri, tra coloro che sono importanti solo per Dio e ignorati da tutti. Amano la vita, non vanno a cercare la morte là dove quattro spiccioli contano più di una santa donna; vanno a seminare parole di Vangelo, perché anche ai Paesi disperati si aprano via di speranza».
“Vanno ad offrire l’amicizia del Signore”
«Non vanno con programmi e presunzioni, con dottrine e pretese - ha proseguito Delpini - vanno a offrire amicizia, in nome del Signore, vanno a dire la loro impotenza perseverando nella preghiera (..). Così vanno tante donne che percorrono le strade più pericolose del mondo, che abitano le case più indifese. Vanno e non fanno notizia».
«La morte di suor Luisa Dell’Orto, piccola sorella del Vangelo, ci lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera».
Il Papa: la sua vita è stata un dono fino al martirio
Anche il Papa l'ha ricordata nell'Angelus: «Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e alle consorelle di suor Luisa Dell'Orto, Piccola Sorella del Vangelo di Charles De Foucauld, uccisa ieri a Port-au-Prince, capitale di Haiti».
«Da vent'anni - ha aggiunto Francesco - suor Luisa viveva là, dedita soprattutto al servizio dei bambini di strada. Affido a Dio la sua anima e prego per il popolo haitiano, specialmente per i piccoli, perché possano avere un futuro più sereno, senza miseria e senza violenza». «Suor Lucia ha fatto della sua vita un dono per gli altri, fino al martirio», ha concluso.
Dal Madagascar ad Haiti
Suor Luisa, classe 1957, dal 1997 al 2001 è stata missionaria in Madagascar, dove alle varie attività pastorali, insegna Etica Generale e Speciale. Dal 2002 è missionaria ad Haiti. Insegnava Storia della Filosofia e la Dottrina Sociale della Chiesa. Fa parte del Comitato di Redazione di una rivista locale. Con dedizione e altruismo, suor Luisa ha dedicato la sua vita ai più poveri.
Una scuola e una cooperativa
La congregazione delle Piccole Sorelle del Vangelo ha aperto ad Haiti una scuola primaria (frequentata da 300 bambini/ragazzi dai 5 ai 15 anni) e una cooperativa di ricamo formata da donne. E' sorta così una piccola comunità cristiana cattolica ed è stata costruita una chiesa sempre affollata nelle celebrazioni liturgiche (Vita, 26 giugno).