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Suor Maria d’Agreda: gli angeli difendono i bambini appena nascono

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 22/06/22
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Gli assalti dal diavolo iniziano quando il piccolo viene al mondo. La mistica spagnola ha scritto di averli avuti in visione

Suor Maria d’Agreda fu abbadessa del monastero dell’Immacolata di Agreda, appartenente all’ordine delle monache concezioniste francescane.  

Mistica in via di beatificazione 

Maria Fernandez Coronel Arana divenne Suor Maria di Gesù, ed è stata una religiosa mistica spagnola nata il 2 aprile 1602 e morta il 24 maggio del 1665 il giorno di Pentecoste, e le sue spoglie terrene restano incorrotte nei secoli. E’ in corso per lei, dopo alcune interruzioni, il processo di beatificazione della Chiesa Cattolica che le ha attualmente attribuito il titolo di venerabile. 

Una casa trasformata in convento

Nata in una pia famiglia, dagli sposi Francesco e Caterina, nacquero quattro figli, e tutti i componenti della famiglia entrarono a far parte dell’ordine francescano. I genitori dunque, dopo la consacrazione di tutti i figli, due maschi e due femmine, decisero di comune accordo di prendere i voti anch’essi, tanto che la loro stessa casa fu trasformata in convento inaugurato l’8 dicembre 1618 e dedicato all’Immacolata Concezione. 

Malattie e flagellazioni 

L’intera vita di Maria in particolare fu scandita da malattie, cui si aggiungevano penitenze volontarie come flagellazioni, lunghe veglie di preghiera e digiuni. Ma accanto a queste prove ebbe un’intensa vita mistica, contrassegnata da estasi, visioni ed esperienze di bilocazione

I “viaggi” di Suor Maria

Queste incredibili vicende furono sottoposte al rigoroso esame dell’inquisizione spagnola che accertò la veridicità di questi fatti straordinari. Di fronte all’ inquisizione suor Maria Santissima, fra le innumerevoli grazie di cui fu inondata e dai “Viaggi” di cui fu protagonista, rivelò di aver avuto il privilegio di essere spettatrice dell’intera vita della Vergine Maria Santissima, dal momento del suo concepimento, alla sua miracolosa ascesa al cielo passando per la dolorosa Passione del Figlio Gesù. 

L’Apocalisse di San Giovanni

La mistica di Agreda, fra le sue numerose opere, a riguardo della Santa Vergine ne scrisse una in particolare, la più famosa chiamata Mistica città di Dio, da cui trarremo alcuni riferimenti che riguardano la lotta implacabile che i demoni muovo contro i figli di Dio, come riportato nell’Apocalisse di San Giovanni quando si dice che il demonio non riuscendo a divorare il bambino che la donna partorì e non potendo mettere le mani sulla donna stessa, prese a dar battaglia alla sua stirpe.

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“La vita dell’uomo è una guerra”

Scrive suor Maria d’Agreda: “Questo nostro nemico essendo un puro spirito non conosce fatica nell’operare ed incomincia a farci guerra dal primo istante del nostro concepimento, e questo conflitto non termina finché l’uomo non rende l’anima a Dio, così che tutta la vita dell’uomo è una guerra”. 

“E la battaglia non è solo con noi stessi per il fomite del peccato con cui nasciamo, e contro le passioni sregolate che ci portano al male e i cattivi esempi che possiamo avere ma contro il demonio che con tutta la sua malizia e il suo potere c cerca di toglierci la vita sia del corpo che dell’anima”.

I “lacci” di Satana

Il demonio, sostiene Suor Maria d’Agreda, “come apprende che Dio infonde l’anima in un essere subito cerca di non far nascere il bambino e se non vi riesce, almeno che non riceva il battesimo”.

“Dio interviene a favore delle sue creature con la generale provvidenza con cui regola l’universo, ma oltre a ciò, egli ci dona la particolare protezione dei suoi Angeli Santi, ai quali come dice Davide, ordino l’Altissimo ci portassero nelle loro mani per non farci inciampare nei lacci di satana, questa protezione inizia così, come la persecuzione, già dal ventre materno”. 

La battaglia degli angeli

Già dunque dalla generazione della creatura, spiega la religiosa, “iniziano gli angeli la loro battaglia contro i demoni che accampano le loro pretese sopra la creatura per essere questa soggetta al peccato d’origine”.

Inoltre questi nemici “accusano i progenitori della creatura se questi non ebbero nel generarla retta intenzione o se fecero eccesso o peccarono nell’uso del matrimonio, questi diritti sono molto forti nelle mani dei nostri nemici, ma gli angeli santi intervengono riportando a loro favore il sacramento del matrimonio, e ogni opera buona che possono aver compiuta”.

Le colpe dei genitori

Quando poi non riescono a trovare nei progenitori meriti o virtù, “ecco che ricercano nei meriti degli antenati o nelle preghiere di persone loro vicine, in più essi difendono i piccoli perché loro spetta il diritto di crescere e poter conoscere, amare e servire il loro creatore e le colpe dei genitori non possono cancellare totalmente questo loro diritto”.

A volte poi Dio, prosegue la suora, “manifesta ai suoi angeli i progetti che egli ha su alcune creature, cosicché maggiore sia la cura degli angeli nel difenderli dai loro nemici”.

Nei primi anni di vita dei bimbi 

Dopo che i bambini sono nati, afferma Suor Maria d’Agreda, “si fa sempre più vigliante l’aiuto degli angeli così come più aspra è la lotta dei nemici per impedire il battesimo dei nati. Gli angeli molto si adoperano nei primi anni di vita dei bimbi, quando questi, essendo più soggetti ai pericoli, più necessitano della loro difesa e molti di loro morirebbero senza tale difesa”.

“Quando l’uomo entra nell’uso della ragione, la battaglia tra angeli e demoni, si fa più ardita, perché dall’istante nel quale si commette qualche peccato, il serpente si impegna a farci perdere la vita prima che possiamo fare penitenza, e quando non gli riesce tende continue nuove insidie e pericoli da ogni parte in modo da condurci sempre più lontani dalla grazia di Dio”.

La dannazione eterna

Ma l’uomo che non intende nulla di più di quanto percepisce con i propri sensi, “non teme le trame e i precipizi che gli prepara il demonio per precipitarlo verso la dannazione eterna”.

Così man mano che “si accumulano i peccatici di ciascuno, il demonio cresce nel suo possesso dell’anima, e se non può togliere la vita, a chi già tiene come schiavo, comunque fa valere presso gli angeli il suo dominio sull’uomo che per sua stessa scelta si è legato a lui con la sua deplorevole condotta di vita”.

Distogliere l’uomo dai peccati

Così il demonio, conclude la mistica spagnola, “procede cercando di accorciare il tempo della penitenza a quelli che già considera suoi, e se questo non gli riesce, si sforza di chiudere tutte le vie per le quali potrebbe l’uomo trovar giustificazione”.

Da parte loro gli angeli santi “cercano in tutti i modi di distogliere l’uomo dal commettere nuovi peccati, gli mandano sante ispirazioni per cercare di ricondurlo sulla retta via”(Mistica città di Dio, libro VII, capitolo XV).

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