Il Papa «non pensa a quello che viene detto sulla stampa» in merito a un’eventuale dimissione. È quanto ha assicurato ai vescovi brasiliani durante un’udienza tenuta in occasione della loro visita ad limina, il 20 giugno 2022.
In un’intervista accordata a Vatican News, l’arcivescovo di Porto Velho, mons. Roque Paloschi, riferisce che il Papa desidera vivere la sua missione «fino a quando» Dio glie lo permetterà. Questa dichiarazione del Papa, rilanciata dai media ufficiali della Santa Sede, arriva mentre si moltiplicano i rumori sulla possibile rinuncia del pontefice.
Numerosi elementi venuti ad alimentare le speculazioni
A 85 anni soffre alle ginocchia e compare pubblicamente in sedia a rotelle oppure sorretto da un bastone. È del resto a causa della gonalgia che il capo visibile della Chiesa Cattolica ha dovuto rimandare, «accettando la richiesta dei suoi medici», il viaggio in Repubblica Democratica del Congo e in Sud-Sudan, previsto dal 2 al 7 luglio. Per ora, il viaggio di fine luglio in Canada resta confermato.
Altri elementi sono venuti ad alimentare le speculazioni attorno a una possibile dimissione, come la convocazione – con tre mesi d’anticipo sulla consuetudine – di un concistoro alla fine di agosto per creare 20 nuovi cardinali. Un evento che sarà seguito dalla riunione, attorno al Papa, di tutti i cardinali per una riflessione inedita sulla nuova costituzione apostolica Prædicate Evangelium.
Tra questi due eventi, però, il Pontefice prevede di recarsi a L’Aquila, dove si trova la tomba di papa Celestino V, l’ultimo ad aver dato volontariamente le dimissioni prima di Benedetto XVI. Nel 2009 – e dunque quattro anni prima della sua rinuncia –, il papa tedesco si era recato nella città devastata dal terremoto e aveva deposto il suo pallio sulla tomba di Celestino V; un gesto che (col senno di poi) è stato considerato un gesto che preannunciava le sue dimissioni.
«Per governare ci vuole la testa, non le gambe»
La confidenza di papa Francesco ai vescovi brasiliani non è la prima sul tema. Già nello scorso agosto, il Papa aveva ironizzato sui rumori circa le sue pretese dimissioni, sopraggiunte all’inizio dell’estate dopo la sua operazione al colon:
Più recentemente, nel maggio scorso, rivolgendosi ai vescovi italiani in occasione della loro plenaria, avrebbe dichiarato che «per governare ci vuole la testa, non le gambe». Questa citazione del Pontefice è stata ripresa dal cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Il collaboratore del Papa ha confidato, in un’intervista al quotidiano argentino La Nacion, di non sentire «aria di fine pontificato»:
«Questo genere di chiacchiere è inevitabile»
Altre personalità di primo piano hanno ugualmente relativizzato i rumori. Il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e membro del Consiglio dei Cardinali, le ha qualificate di «feuilleton da quattro soldi» in un’intervista pubblicata dall’agenzia di stampa EFE il 9 giugno. Ha pure assicurato che il viaggio a L’Aquila in agosto era stato pianificato da molto tempo. Austen Ivereigh, biografo di papa Francesco, ha dichiarato al Washington Post che «questo genere di chiacchiere è inevitabile». Nel corso dei suoi ultimi incontri con il Papa – ha però assicurato –, non ha avuto il minimo sentore che ci fosse aria di dimissioni imminenti.
Spesso qualificato di oppositore del Papa, il cardinale Gerhard Müller ha anch’egli commentato i rumori: al Corriere della Sera ha dichiarato che otto anni fa il Papa gli aveva confidato di non volere che il proprio pontificato durasse più di quello di Benedetto XVI. L’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede aveva allora replicato che la rinuncia doveva restare «un’eccezione assoluta».
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]