I manoscritti illuminati sono pieni di animali fantastici, piante intricate e iniziali elaborate che decorano scene della Bibbia, storie apocrife, agiografie o semplici storie popolari e leggende. Ancora oggi, continuano ad attirare bibliofili e fans dell'arte, sia secolari che religiosi.
Nel suo classico Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, lo storico dell'arte tedesco Erwin Panofsky ha spiegato che il Rinascimento italiano è stato preceduto da almeno due grandi revivals dell'antichità greca e romana. Uno di questi è stato il “rinascimento” carolingio, che Panofsky ha inteso come una ripresa delle forme classiche che hanno influenzato stili di scrittura e decorazione e le cui opere sono ora per la maggior parte conservate alla Biblioteca Nazionale Francese.
In questi manoscritti, il testo principale è sempre accompagnato da decorazioni, bordi e illustrazioni decorativi. Alcuni storici sostengono che la tradizione sia iniziata nel Regno ostrogoto (il Regnum Italiae) nel V secolo, altri che abbia avuto origine nell'Impero Romano Bizantino Orientale. In entrambi i casi, i manoscritti illuminati includevano libri di preghiera, testi usati per i servizi liturgici e collezioni di salmi. Dal XIII secolo in poi, la pratica è proseguita nei testi secolari.
La maggior parte di questi manoscritti medievali è stata scritta su pergamena o vellum, una sorta di “carta” preparata da pelle o membrana animale. Queste pergamene venivano legate in libri, chiamati codici, che potevano essere piccoli come un tascabile moderno o testi che richiedevano più di una persona per essere sollevati.
Magari avete l'abitudine di scrivere delle note ai margini di un libro. Se è così, fate parte di una tradizione antica quasi quanto la scrittura stessa. I primi copisti lasciavano spazi ai margini per ulteriori commenti e annotazioni che potevano essere collegati al testo stesso o alla traduzione o includere indicazioni per i lettori. In seguito, questi commenti sono stati accompagnati da illustrazioni in miniatura e iniziali che trasmettevano messaggi allegorici importanti che non potevano essere facilmente trasmessi nella scrittura.
Questi libri spesso sontuosi sono descritti come “illuminati” per un motivo piuttosto diretto: sono letteralmente “illuminati” con foglie d'oro o d'argento, o con la brillantezza dei colori applicati ai loro motivi decorativi.
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