Vangelo di Martedì 14 Giugno
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
(Matteo 5,43-48)
In che cosa il mondo dovrebbe vederci diversi rispetto a tutti gli altri? Qual è la differenza cristiana che dovremmo portare?
Costruire Chiese più grandi degli altri? Imporre la nostra influenza sugli altri? Coltivare un’ideale di grandezza come fa il mondo?
I cristiani sanno bene che la loro patria non è qui e non ha senso concepirsi come una cosa in mezzo ad altre cose.
La differenza cristiana è data da quello che Gesù chiede proprio nella pagina del Vangelo di oggi:
È l’amore gratuito la differenza cristiana.
Amare senza nessun contraccambio. Amare sempre. Amare per primi. Amare fino alla fine. Amare quando non conviene. Amare come unico argomento di ogni nostra strategia.
Amare alla maniera di Cristo, e non alla maniera del mondo o dell’amore di cui abbiamo fatto esperienza nella nostra vita passata. La perfezione del cristiano non è nel non sbagliare, ma è la perfezione dell’amore. Chi ama, infatti, assomiglia più che mai a Dio.