«La dignità dell'uomo e della donna è minacciata anche dalla pratica inumana e sempre più diffusa dell'utero in affitto, in cui le donne, quasi sempre povere, sono sfruttate, e i bambini sono trattati come merce», ha detto Papa Francesco nell'udienza alla Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa.
Chi è la madre surrogata
La madre surrogata è una donna che ha deciso di intraprendere e portare a termine una gravidanza per conto di persone che, per un qualsiasi motivo, non sono in grado di concepire o avere figli. Generalmente, fra la madre surrogata e la coppia o il singolo che richiede la surrogazione è presente un ben preciso accordo sancito da un contratto di surrogazione gestazionale. Che in Italia non è previsto dalla legislazione, ma in diversi Paesi sì. Ci sono persino agenzie che procacciano donne pronte ad "affittare" il proprio utero per la gravidanza: è a queste pratiche che si rivolge il duro monito del Papa.
“Eliminare gli ostacoli alla generatività delle famiglie”
Francesco ha incalzato sul tema delle nascite: «Un’Europa che invecchia, che non è generativa è un’Europa che non può permettersi di parlare di sostenibilità e fa sempre più fatica a essere solidale. Per questo, voi sottolineate spesso che le politiche familiari non vanno considerate come strumenti del potere degli Stati, ma sono fondate in primis nell’interesse delle famiglie stesse».
Gli Stati «hanno il compito di eliminare gli ostacoli alla generatività delle famiglie e di riconoscere che la famiglia costituisce un bene comune da premiare, con delle naturali conseguenze positive per tutti».
“Matrimonio è la prima cellula delle nostre comunità”
Quindi, secondo Papa Francesco, «la famiglia fondata sul matrimonio è, dunque, al centro. È la prima cellula delle nostre comunità e dev’essere riconosciuta come tale, nella sua funzione generativa, unica e irrinunciabile. Non perché sia un’entità ideale e perfetta, non perché sia un modello ideologico, ma perché rappresenta il luogo naturale delle prime relazioni e della generazione».
La pornografia
Infine il pontefice ha suonato contro «la piaga della pornografia, diffusa ormai ovunque tramite la rete». «Va denunciata - ha tagliato corto il Papa - come un attacco permanente alla dignità dell’uomo e della donna. Si tratta non soltanto di proteggere i bambini – compito urgente delle autorità e di noi tutti –, ma anche di dichiarare la pornografia come una minaccia per la salute pubblica».