“Nell’’oggi’ faticoso del popolo di Dio che è in Sicilia, i sacerdoti attingono quotidianamente questa forma di vita dall’Eucaristia”. “La nostra non è una professione, è una donazione”, ha proseguito a braccio: “Non un mestiere, che può servire pure per fare carriera, ma una missione. Per favore, state attenti al carrierismo, strada sbagliata che alla fine delude, e ti lascia solo, perduto!”. L'ammonizione del Papa è arrivata durante un incontro avvenuto oggi nel pomeriggio con una delegazione di sacerdoti e vescovi della Sicilia.
Puglisi e Livatino come esempi per il clero siciliano: servizio e fedeltà a Cristo
I temi toccati sono stati tanti e tutti ben presenti nelle predicazioni di Francesco contro la mondanità, il clericalismo, e una certa idea di sacerdozio che si fa etereo senza mai sporcarsi con i problemi del proprio gregge, con i problemi del popolo, e ha indicato due santi martiri siciliani come esempio: Don Puglisi e Rosario Livatino.
La crisi siciliana si risolve col Vangelo e la presenza in mezzo al popolo
Il Papa fa una analisi senza sconti sui problemi della Sicilia, dalla crisi sociale e demografica alla violenza mafiosa e all'incuria istituzionale, ma ricorda anche la bellezza e il carattere accogliente della cultura siciliana, la capacità di fare sintesi e la generosità del suo popolo.
Ma riconosce anche come “La figura sacerdotale in mezzo al popolo è importante”, e in Sicilia per il Papa c'è ancora un grande rispetto per il sacerdote come guida morale, e questo è un patrimonio che va difeso con l'esempio, ha aggiunto il pontefice:
Una stoccata sulla "moda" dei preti siciliani
Non è mancato un accenno al tema della liturgia, la vita quotidiana della Chiesa, che ha fatto chiedere ai suoi interlocutori:
Così il pontefice ha proseguito parlando delle celebrazioni: