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La Chiesa come Maria è un grembo in cui rinasce una vita nuova

PANCIONE, MADRE, FIORI
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Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 05/06/22
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Sotto la Croce Maria diventa madre di tutti i credenti. La sua premura è ricordarci che siamo stati amati a caro prezzo, destinati alla vita eterna.

Vangelo di lunedì 6 giugno (B.V. Maria Madre della Chiesa)

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.
Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

(Giovanni 19,25-34)

È davvero significativo che si sia voluta la festa di Maria Madre della Chiesa proprio il giorno dopo la Pentecoste, quasi a ricordare a ognuno di noi che la Chiesa nasce grazie allo Spirito e non per pianificazione umana. Ma la pagina del Vangelo che ce ne spiega il senso è una intensa descrizione degli ultimi istanti di vita di Gesù. È infatti quello il momento in cui viene seminato il seme della Chiesa che germoglierà poi il giorno di Pentecoste.

Tre cose colpiscono di questo racconto: l’allargamento della vocazione di Maria che sotto la Croce diventa Madre di tutti i credenti e non solo di Gesù. L’intensa sete di Cristo che rimane come sospesa per tutta l’estensione della storia. E il fianco squarciato da cui viene fuori sangue ed acqua. La Chiesa infatti come Maria è un grembo dentro cui può rinascere una vita nuova. Chi entra nella Chiesa lo fa attraverso le acque del battesimo, e la vita che ne scaturisce non è più solo vita biologica, ma vita eterna che misteriosamente sgorga dentro di noi.

La vita spirituale infatti è la vita eterna che ci attraversa. La seconda caratteristica della Chiesa è prendere sul serio la sete di Cristo che è sete che si prolunga nei bisogni concreti dei fratelli e delle sorelle, che è sete di Gesù nell’essere riamato, che è sete di corrispondenza. La fede cristiana non è la sola azione di Dio ma la reciproca azione di due libertà che si incontrano: la mia e quella di Dio. La terza caratteristica della Chiesa sono i sacramenti che sgorgando dal fianco di Cristo ci ricordano il prezzo dell’amore.

Siamo amati a caro prezzo, cioè siamo preziosi ai Suoi occhi e vivere la vita dei sacramenti significa fare esperienza di questo amore prezioso.

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