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Rarissimo: ordinazioni sospese a Tolone, per ingiunzione della Santa Sede 

Cathédrale de Toulon.

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Valdemar De Vaux - pubblicato il 03/06/22
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Il 2 giugno la diocesi di Fréjus-Toulon ha pubblicato un comunicato firmato dal vescovo, mons. Rey, col quale si rendeva nota la sospensione delle ordinazioni che avrebbero dovuto aver luogo alla fine del mese. Una decisione venuta da Roma. Spieghiamola.

Il fatto è troppo raro per essere pienamente comprensibile, al momento. Con un comunicato reso noto il 2 giugno, mons. Rey, vescovo della diocesi di Fréjus-Toulon, ha annunciato che la Santa Sede ha richiesto che le ordinazioni previste per il prossimo 26 giugno siano sospese. 

Senza una vera e propria spiegazione, il testo indica che è stato richiesto di «soprassedere sulle ordinazioni diaconali e sacerdotali». Quattro futuri diaconi e sei futuri preti dovranno dunque pazientare, senza che il comunicato dia informazioni su un eventuale rinvio, pur evocando «la prova» per questi sei giovani che da sei o sette anni si preparano a donare la vita in un seminario (quello della Castille, fra Toulon e Hyères) nel quale studiano all’incirca settanta seminaristi. 

Questa è una delle dimensioni del problema: terzo seminario di Francia in termini di effettivo, la Castille accoglie numerosi giovani da comunità nuove, oppure stranieri venuti da lontano, anche dall’America latina. Un’apertura che è il marchio di fabbrica dell’episcopato di mons. Dominique Rey, presente nel Var da 22 anni e grande promotore della nuova evangelizzazione. Un’apertura che ha dato luogo anche a interrogativi in diversi dicasteri romani. 

Roma infatti si interroga sul valore del discernimento e della formazione in un seminario in cui convivono seminaristi tanto disparati per formazione. Per rispondere alle sue domande, la Santa Sede ha dunque incaricato mons. Aveline, arcivescovo di Marsiglia (nominato cardinale la settimana scorsa), di condurre una «visita fraterna», come la qualifica il comunicato. L’argomento è stato toccato anche da mons. Rey col cardinal Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi. 

Senza che alcuna misura disciplinare sia stata presa (ma neppure una richiesta di ristrutturazione del seminario per permettere un discernimento sereno), Roma ha richiesto di sospendere le ordinazioni «in attesa degli effetti di questi cambiamenti». Una decisione accolta «nel dolore e nella fiducia», ma che sicuramente susciterà dubbi, forse ingiusti, sulla tanto dinamica pastorale di Toulon. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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