Arrivano le vacanze
Siamo agli sgoccioli, ormai. La scuola è quasi finita. E mentre aumenta la svagatezza dei nostri fanciulli rispetto a compiti e interrogazioni (le ultime, quelle decisive, pare) cresce proporzionalmente la loro voglia d'estate, bagni in piscina e orari sballati.
Non so se ci fa tanto onore dirlo, ma tra noi mamme e papà serpeggia anche un certo timore, quella specifica ansia che prende servizio dopo gli scrutini del secondo quadrimestre e non cala se non in vista del prossimo settembre: e adesso, cosa gli faccio fare?
Ed ecco che rispunteranno, immancabili, sermoncini sull'importanza della noia (verissima!), lettere di padri che rispondono a fantomatiche maestre mandanti di battaglioni di compiti-delle-vacanze con degli "io a mio figlio prescrivo gite in barca, corse nei prati e contemplazione di tramonti".
Non mancherà nemmeno l'assedio di stagione a cedere per l'iscrizione dei nostri figli ad almeno un summer camp, scuola vela, potenziamento della lingua inglese o una qualunque experience da fare in gruppo, e a pagamento.
E al solito noi ci si ritrova a dover far quadrare conti economici e orari; dovremo organizzare viaggi di andata e ritorno, reperire il materiale utile, rimediare divise, pagare quote di iscrizione e venire aggiunti a nuove chat (undicesima piaga d'Egitto).
Quest'anno vorremmo "aiutarvi" aggiungendovi un'altra prescrizione.
"Non te l'ha mica ordinato il dottore" può essere tranquillamente contestato, in questo caso, perché esiste addirittura uno studio che conferma la bontà di questa prescrizione: nei principi attivi, nella posologia e nelle modalità di assunzione. Effetti collaterali? Tutti desiderabili.
Il tuo bambino ha bisogno di avventura
Siamo strani, noi contemporanei. Per riscoprire il valore di una cosa ci affidiamo a volte con qualcosa di più della fiducia agli studi scientifici. Se lo dice una ricerca, meglio se in capo ad una Università, allora dev'essere vero. Poco male, anzi.
Avere conferme oggettive di ciò che spesso intuiamo o diamo per scontato per tradizione o abitudine non può che aumentarne i benefici.
In conclusione mia nonna e l'University of Exeter sono concordi nel raccomandare l'importanza di giochi all'aria aperta e piccole avventure nelle quali i bambini e i ragazzi devono potersi sperimentare, rigorosamente da soli, ovvero senza gli adulti:
Fa bene a corpo e mente
Mi spiace dovervelo dire, ma anche in questo caso si (ab)usa del termine resilienza. E va bene, vedremo di esserlo a nostra volta, resilienti, e di non lasciarci stressare da questa eccessiva ricorrenza del termine.
La ricerca realizzata dall'università britannica è stata pubblicata su Child Psychiatry and Human Development e racconta ciò che forse anche solo pescando nella nostra fanciullezza o pensando a Tom Sawyer sapevamo già e già ci auguravamo anche per i nostri figli.
I bambini che passano più tempo giocando in modo avventuroso sono più felici e, data la congiuntura negativa che ci stiamo più o meno lasciando alle spalle, hanno accusato meno contraccolpi sulla propria salute mentale dovuti alla pandemia.
La ricerca
Lo studio ha anche confermato un'altra evidenza che già ci rattrista ma contro la quale forse non agiamo abbastanza: i bambini di oggi hanno meno occasione di fare giochi avventurosi in sicurezza ma fuori dalla vista degli adulti, elemento che invece è fondamentale.
Questa diminuzione è purtroppo significativamente correlata con un aumento dell'ansia e addirittura della depressione.
Benefici maggiori per chi vive in condizioni più precarie
E' a rischio la loro salute mentale
Helen Dodd, professoressa di psicologia infantile presso l’Università di Exeter, conferma la seria preoccupazione per la salute mentale dei bambini. Si sapeva, si temeva, che la seconda epidemia seguita al terremoto Covid-19 sarebbe stato uno tsunami di salute mentale.
Le avventure che i nostri figli dovrebbero vivere spesso
Dopo aver messo il dito nella piaga di ciò che manca al benessere dei nostri bambini, veniamo al dunque. Ci serve un elenco, una serie di giochi da proporre ai nostri bambini e ragazzi.
Io, manco a dirlo, l'ho presa subito come una lista di controllo anzi è stata addirittura rassicurante. Sono quasi tutte cose che le nostre figlie fanno, hanno fatto e chiesto di fare spontaneamente.
Fare una passeggiata al buio con una torcia
Esplorare i boschi da solo o con un amico
Creare percorsi ad ostacoli in spazi interni o esterni
Dormire fuori in campeggio una notte
Nuotare o remare in un fiume o in un lago
Saltare da un’altalena
Provare nuove abilità su uno skateboard, pattini a rotelle o in bicicletta
L'elenco può naturalmente crescere: e anzi per offrirvi un menu più ricco attingiamo alla nostra memoria e immaginazione e anche ai suggerimenti della redazione Greenme:
Costruire una casa sull'albero
Costruire un ponte per oltrepassare un ruscello
Andare con la slitta
camminare scalzi
Guardare e conoscere gli insetti (a una delle figlie ho insegnato ad accarezzare con attenzione le api)
Accendere un fuoco
Seguire le lucciole
Costruire una barchetta con un guscio di noce e farla galleggiare
Organizzare una caccia al tesoro
Fare un piccolo mercatino con i propri giochi usati
....
Proseguire ad libitum