Sono 7 i fenomeni mistici che si sono susseguiti nella vita di Padre Pio. Il santo di Pietrelcina, fin dall’inizio della vita religiosa e prima del noviziato, come annota padre Agostino, il suo direttore spirituale, nel Diario, è circondato da fatti inspiegabili. Che non sbandiera in pubblico: l’estrema riservatezza e prudenza caratterizzano il suo agire (fin quando gli è possibile). I 7 fenomeni mistici si riportano nel libro “Padre Pio Modello di santità e guida per il cristiano“ di Francesco Guarino e Marcello Stanzione.
1) Le visioni
Padre Pio è circondato da visioni. Esse sono definite “percezioni soprannaturali di un oggetto naturalmente invisibile all’essere umano”. In Padre Pio le visioni sono di una triplice tipologia: corporali o sensitive, immaginative, intellettive.
Sensitive
Le Visioni corporali o sensitive, dette anche apparizioni, sono quelle in cui il senso della vista percepisce una realtà oggettiva (non necessariamente un corpo umano, ma anche una forma esteriore sensibile o luminosa) naturalmente invisibile all’uomo. Si può produrre in due maniere: o per la presenza vera di un corpo o per un’azione immediata esercitata da un agente esterno sull’organo della vista.
Immaginarie
La visione immaginaria è una rappresentazione sensibile interamente circoscritta alla immaginazione e che si presenta in modo soprannaturale allo spirito con una vivacità e chiarezza superiore alle stesse realtà fisiche esteriori. Si può produrre in tre maniere: mediante la rappresentazione delle immagini ricevute dai sensi; mediante la combinazione soprannaturale di queste specie acquisite e conservate nell’immaginazione; mediante nuove immagini infuse.
Intellettuali
Le Visioni intellettuali sono conoscenze soprannaturali che si producono mediante una semplice visione dell’intelligenza senza impressione o immagine sensibile.
2) Locuzioni
In padre Pio sono presenti anche le locuzioni interiori, difficili da essere manifestate senza la permissione divina. Le locuzioni sono formule che enunciano affermazioni o desideri e si riferiscono unicamente al linguaggio articolato percepito mediante l’udito corporale.
3) Tocco mistico
Seguendo l’ordine cronologico dell’Epistolario si evince che l’altro fenomeno straordinario del quale padre Pio è arricchito, è il cosiddetto tocco mistico. In padre Pio il tocco mistico è di tre nature: fusione dei cuori, bacio d’amore e tocco sostanziale. Sono sentimenti deliziosi impressi da Dio, attraverso un contatto spirituale, “nel fondo o punta dell’anima”, nella “cima dello spirito”.
“Sostanziali”
Si distinguono per il maggiore o minore grado d’intensità, e i più profondi si chiamano “sostanziali”, perché sembra che si verifichino tra le due sostanze, Dio e l’anima, ma in realtà Dio agisce nelle potenze e non nella sostanza dell’anima. Nella lettera che scrive il 18 aprile 1912 a padre Agostino, svela come vive le sue giornate a Pietrelcina, tra paure e delizie, tra le lotte incessanti che gli muovono i diavoli e le consolazioni che riceve da Gesù.
4) Bilocazione
Si tratta di quel fenomeno mistico che rende l’uomo presente contemporaneamente in due posti diversi, senza effettuare alcun tipo di spostamento. Sono stati riscontrati numerosi episodi di bilocazione nella vita dei santi (Francesco d’Assisi, Antonio da Padova, Francesco Saverio, Paolo della Croce, Alfonso de’ Liguori). Rimane uno dei fenomeni più difficile da spiegare in maniera soddisfacente.
Il caso di Raffaelina
Molte persone, degne di fede, furono testimoni dei casi di bilocazione che accompagnarono il santo di Pietrelcina nei suoi viaggi per confortare persone che avevano bisogno della sua presenza. Egli non si è mai sottratto alla missione che Dio gli aveva affidato. Il 25 ottobre scrive alla sua discepola di Foggia, Raffaelina Cerase, svelandole che giorni prima era stato a trovarla in spirito. Il 10 dicembre 1914, invece, fece visita anche alla sorella Giovina Cerase senza che questa se ne accorgesse.
5) Trasverberazione
La trasverberazione, secondo la teologia mistica, è “un particolare fenomeno mistico che consiste in una ferita pro- dotta nell’anima con una piaga fatta al costato o al cuore o a tutti e due. L’elemento formale e determinante del fenomeno è l’amore di Dio e produce nel soggetto la gioia, causata dalla dolcezza dell’amore divino, e il dolore, dovuto alla sitio amoris, che fa desiderare più amore e sperimentare il non pieno possesso”. All’origine del fenomeno mistico della trasverberazione c’è la ferita di Cristo crocifisso.
6 agosto 1918
In padre Pio tale fenomeno della trasverberazione si è prodotto, secondo il racconto che lui fa a padre Benedetto nella lettera del 21 agosto 1918, il 6 agosto 1918. Secondo la sua precisa descrizione dell’evento si evince la presenza di un personaggio celeste, mentre confessava i ragazzi del seminario. Aveva in mano una specie di arnese, simile ad una lunghissima lamina di ferro con una punta bene affilata, dalla quale sembrava uscisse fuoco. Il personaggio misterioso scagliò con tutta la sua violenza la punta affilata nell’anima del frate. L’atroce martirio durò fino al mattino del giorno dopo.
6) Stigmatizzazione
È il fenomeno mistico che ha reso noto padre Pio e lo ha portato alla ribalta della cronaca del tempo e della popolarità. D’altronde è stato anche il dono mistico più scomodo, alla luce dei provvedimenti ecclesiastici e delle sofferenze causategli per umiliazioni e pregiudizi.
La sfera personale di Padre Pio
Sino a prima della stigmatizzazione visibile, nessuna poteva sapere di padre Pio da Pietrelcina, e tutto ciò che di mistico si verificava in lui era protetto dalla mano di Dio e dal segreto ministeriale dei suoi superiori spirituali. Tutto rimaneva relegato nella sfera personale del frate cappuccino e solo le lettere costituivano uno spiraglio attraverso cui si poteva appena intravedere una minima parte di quanto Dio andava operando in lui.
In pubblico con le stigmate
Ma da quando viene segnato visibilmente delle stigmate, il mistero diventa di dominio pubblico e tanti che vengono a sapere di padre Pio cercano di contattarlo, o quanto meno vederlo. Dal 20 settembre 1918, sino alla sua morte, 23 settembre 1968, non può più nascondere quei segni e si vede costretto a presentarsi sempre da stigmatizzato in tutte le sue funzioni, ministeriali e non: dalla Messa alle confessioni, dalla direzione spirituale a qualsiasi altro momento comunitario di preghiera o di ricreazione.
7) Xenoglossia
È quel fenomeno mistico spirituale attraverso il quale è dato di conoscere le lingue sconosciute e di parlarle anche, senza che queste siano state mai studiate da chi possiede questo fenomeno. Padre Pio non conosce altre lingue al di fuori dell’italiano e del latino, che è la lingua ufficiale della Chiesa, però scrive da Pietrelcina due lettere: una in francese e un’altra in greco.
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