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“La Bellezza della Fede” sbarca nel Salone del Libro di Torino

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Jesús Colina - pubblicato il 20/05/22
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Intervista con l’autore, lo psicologo e giornalista Emiliano Tognetti

Tra le sorprese del Salone del Libro di Torino c’è una presentazione inattesa: “La Bellezza della Fede”, il primo libro dello psicologo e giornalista Emiliano Tognetti, pubblicato con la Casa Editrice “Graphe.it” di Perugia.

La presentazione avrà luogo il prossimo sabato 21 Maggio a partire dalle ore 12.00 presso lo stand UELCI, Pad. 3 Q127-P132, con il giornalista Alessandro Zaccuri. In vista di questa presentazione, abbiamo raggiunto l’autore e ne abbiamo approfittato per qualche domanda.

D: Veniamo al tuo libro, che ho ricevuto e letto molto volentieri. Il libro è uscito lo scorso anno e nel 2022 viene presentato al Salone del Libro. Come mai?

Emiliano Tognetti: «Beh, effettivamente i tempi editoriali, non sono stati quelli classici, ma anche il tempo in cui viviamo è eccezionale e i tempi di molte cose si sono alterati, rispetto a quanto eravamo abituati a fare fino al febbraio del 2020! Ho voluto comunque un libro, e di questo ringrazio Roberto Russo l’editore, che fosse “senza tempo”. È un libro di interviste e riflessioni su un tema estremamente urgente e sempre attuale, per cui presentarlo anche adesso direi che “va bene”, perché anche se si legge fra 10 o 20 anni, gli argomenti e le testimonianze raccolte, mantengono sempre la loro attualità 2 quindi, va bene!».

D: Chiaro. Prima di entrare un po' più dentro al libro, vorrei che tu raccontassi anche lo scopo del libro.

Emiliano Tognetti: «Certo. Il libro è anche un progetto di beneficenza, oltre che di evangelizzazione. La parte del ricavato della vendita del libro, al netto dei costi, andrà interamente alla missione moldava del Rinnovamento nello Spirito. Questa, che già è una terra povera e martoriata ordinariamente, lo è stata ancora di più in questi due anni di pandemia e il Rinnovamento ha fatto fronte a questa povertà nella povertà. Inoltre, la missione, sta facendo la sua parte per ospitare delle famiglie ucraine e quindi è un piccolo aiuto, ma di cuore, per dare una mano e fare “a distanza” la nostra parte. Nessun mistero, faccio parte anche io del Rinnovamento e sono stato in visita nel 2019 alla missione, con mia moglie Mihaela, e da lì ho avuto l’ispirazione di fare qualcosa per questa terra di Dio».

D: Venendo al libro, perché hai scelto questo titolo “La bellezza della Fede”?

Emiliano Tognetti: «Perché la fede è un’esperienza che rende bella la vita. Non facile certamente, ma bella. Purtroppo, viviamo in una società che rende tutto brutto, perché instilla l’insicurezza in ogni situazione di vita. Non dico cose sui massimi sistemi, parlo delle preoccupazioni che ogni giorno ci attanagliano nel quotidiano; ogni problema, piccolo o grande, spesso ci rende tristi, insicuri e in cerca di rassicurazioni. Un settore che probabilmente tenderà a crescere è quello delle assicurazioni, e ci sarà un motivo? Vogliamo rispondere alla paura in questa vita con una rassicurazione e la fede, è un’esperienza personale che a me, come a moltissimi altri, ha dato questa “rassicurazione” che, nel bene come nel male, c’è un Assicurazione, che è già stata pagata e che, nelle cose belle ci aiuta a gustarle senza diventarne schiavi, nelle cose brutte, ci aiuta a vedere che non siamo mai soli, anche se siamo nel deserto della nostra vita. E spesso, non è per nulla facile, perché ci sentiamo soli anche in mezzo a molte persone e molti canali social».

D: Credo, che sia un bel messaggio quello che vuoi dare. I nomi nel libro sono di alto profilo; penso ai Cardinali Comastri e Cantalamessa, a Don Epicoco o a laici impegnati come Salvatore Martinez ed Ernesto Olivero o allo scrittore Paolo Curtaz, oltre che a testimonianze di persone note e comuni. Come hai scelto questi interlocutori?

Emiliano Tognetti: «Il libro è strutturato in modo che il lettore possa avere due spunti: uno teorico ed un pratico. Quello teorico è relativo all’approfondimento di un aspetto della Fede, trattato da una persona “esperta nel campo” perché la sua vocazione lo ha portato ad approfondire teoricamente e con la vita quel tema. Accanto a questo, ho voluto mettere testimonianze di persone “note e meno note” perché volevo dimostrare, attraverso la loro testimonianza, che non è “una bella teoria”, ma può essere una vita vissuta nella bellezza, se quell’aspetto della Fede viene colto».

D: Non hai paura di passare per un bacchettone?

Emiliano Tognetti: «Sinceramente no. Sono molto consapevole, vedo anche io i giornali e i social, che appena si parla di questo tema subito la persona viene etichettata, nella migliore delle ipotesi come “conservatrice”, come se conservare qualcosa di bello e buono, fosse un reato. In realtà, Gesù ha dimostrato e dimostra ancora oggi di essere il più grande progressista, al punto tale che San Giovanni Battista dice di lui che “Dopo di me verrà uno che è prima di me” (Gv. 1,19-28), un paradosso che spesso non cogliamo. Gesù è sempre prima di noi e prima di noi, sperimenta quello che viviamo ogni giorno. Possiamo vivere in uno stato di Grazia, cioè di dono gratuito, perché Lui ha pagato una volta e per sempre per noi e se Qualcuno paga per te, il conto va a zero, è gratis”. Ed è questo il bello».

D: Ma a chi ti pone davanti il male “inspiegabile”, cosa rispondi?

Emiliano Tognetti:  «Che se è inspiegabile, posso arrivare fino ad un certo punto a capirlo, poi mi devo fermare. Il male è in questo mondo, inutile negarlo o sotterrarlo sotto il tappeto. Gran parte del male, lo possiamo arrivare a comprendere, ma una parte, sarà sempre superiore alle nostre capacità e quindi solo Dio ha la possibilità di guidarci in questa vita e, nella Fede, accompagnarci alla Gioia piena. Fede non è religione, intesa come limitarsi a vivere una serie di riti e poi “essere apposto” con Dio; ma è vivere e vincere una scommessa, che Lui gioca assieme a noi».

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