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Vendita di Twitter, libertà d’espressione e responsabilità

TWITTER
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Padre Patrick Briscoe - pubblicato il 19/05/22
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La Dottrina Sociale della Chiesa ha qualcosa da dire sulla vendita di Twitter?

Il milionario Elon Musk ha negoziato un accordo per comprare Twitter per circa 44 miliardi di dollari. Questo accordo, che potrà essere approvato o meno, sembra animato dal desiderio di Musk di promuovere la libertà d'espressione sulla piattaforma.

Poco dopo aver annunciato il suo tentativo di comprare il social media, Musk ha affermato che “Twitter è diventato una sorta di piazza cittadina, e allora è davvero importante che le persone abbiano la percezione di poter parlare liberamente entro i limiti della legge”.

Musk ha anche parlato varie volte della censura di Twitter, criticando anche la sospensione del New York Post dalla piattaforma.

Elon Musk ha affermato che “perché Twitter meriti la fiducia del pubblico, dev'essere politicamente neutro”.

Il milionario ha poi parlato della libertà d'espressione: “Per ‘libertà d'espressione’ intendo semplicemente ciò che è conforme alla legge”. “Sono contro la censura che va molto al di là della legge”, ha aggiunto. Per Musk, quindi, i divieti e le sospensioni di Twitter vanno al di là della legge del Paese, ma questo è l'unico principio che deve reggere la libertà d'espressione?

Dottrina Sociale cattolica e libertà d'espressione

In questo caso, la Chiesa parla del diritto di articolare le proprie opinioni. Sembra ragionevole concludere che questo si estenderebbe alle piattaforme di social media, che per Musk sono diventate la “piazza pubblica”.

Qualsiasi cosa serve?

Per la Chiesa, però, ciò non vuol dire che valga tutto. I critici di Musk si preoccupano dei limiti della libertà d'espressione. In passato, Twitter permetteva post che incitavano direttamente alla violenza, com'è avvenuto durante la “Primavera Araba”. Altri sono preoccupati di rivivere l'esperienza di assedio che hanno subìto in precedenza sul sito.

La Chiesa cattolica insegna che esistono limiti per il bene comune e l'ordine pubblico, ma questo esige dai cittadini le virtù gemelle della prudenza e della responsabilità.

Prudenza

Per il teologo domenicano medievale Tommaso d'Aquino, la prudenza è la regina delle virtù morali. A suo avviso, è la “saggezza sulle questioni umane”. È la virtù che, come dice Thomas Hibbs, “implica non la semplice subordinazione di particolari a universali appropriati, ma la valutazione di circostanze concrete e contingenti”. La prudenza orienta l'applicazione dei princìpi morali, esortando il prudente ad applicarli nella vita quotidiana.

Su Twitter, la prudenza deve contenere lo svilimento e i discorsi dispregiativi in modo superfluo, perché la prudenza orienta uomini e donne all'autentico fiorire umano, e anima il principio cattolico che esige che la libertà d'espressione sia ordinata al bene comune. L'autentica libertà umana, in ultima analisi, permette che la persona si allontani “da tutto ciò che può ostacolare la crescita personale, familiare e sociale” (Compendio, n. 200).

Responsabilità

Nella prospettiva cattolica, “la vita umana in società è ordinata, produce frutti di bontà e risponde alla dignità umana quando si basa sulla verità”. Perché ciò si verifichi in una società, uomini e donne devono accettare la responsabilità delle proprie azioni.

In una piattaforma digitale, è facile interagire in modo superficiale o anonimo. Nella migliore delle ipotesi può essere divertente, nella peggiore questi scambi distorcono la realtà e pregiudicano il tessuto sociale delle persone che vivono in comunione le une con le altre. Aspetti particolarmente viziati delle personalità possono essere amplificati, mentre le virtù personali sono messe a tacere o nascoste. La responsabilità richiede autenticità e vulnerabilità. Solo con questo nucleo di virtù possono verificarsi scambi autentici.

Il possibile acquisto di Twitter da parte Musk solleva molte domande sulla natura della libertà d'espressione. Speriamo che altre voci cattoliche approfittino del momento per riflettere in modo più approfondito su ciò che significa nel contesto pubblico digitale.

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