Le argomentazioni contro l'aborto vengono spesso inserite nel contesto della fede religiosa, rendendolo una questione religiosa basata su ciò che si crede su Dio.
Tecnicamente, però, la questione non riguarda affatto la religione. L'aborto riguarda l'uccisione intenzionale di un altro essere umano ed è simile all'omicidio, intendendo che viola un diritto umano fondamentale alla vita estraneo al credo religioso.
Papa Francesco ne ha parlato molte volte, esprimendosi in modo chiaro: “È giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? (...) È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Non si può, non è giusto fare fuori un essere umano, benché piccolo, per risolvere un problema”.
I dati scientifici sulla vita nel grembo materno avallano ulteriormente questa realtà, provando che un embrione umano è esattamente questo: umano.
La Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede lo ha sottolineato già nel 1974, nella sua Dichiarazione sull'aborto procurato:
L'aborto viola il diritto naturale alla vita di ogni persona umana. Ciò non è stabilito da alcuna religione, ma dalla nostra umanità condivisa.
Se l'omicidio è sbagliato nella nostra comunità umana, deve seguire che l'aborto rientra nella stessa categoria.