Suor Evelyn di Gesù Bambino ha pronunciato i suoi voti perpetui nel monastero di San Domenico a Segovia, in Spagna, quest’anno. Già hostess sugli aerei, nell’intervista rilasciata alla Fundación DeClausura ha raccontato come ha rinunciato a una vita frizzante scandita da numerosi viaggi per vivere in un chiostro e consacrarsi così a Dio. Secondo la giovane domenicana, questa vita di preghiera e appartata dalla società è vitale per il mondo, come il cuore – benché nascosto – lo è per la vita dell’essere umano.
Lavorando sulle linee più importanti della sua compagnia, l’ex hostess scopriva ogni anno nuovi orizzonti. A dispetto delle sue scoperte, Evelyn sentiva una sete che solo una vita ritirata in un monastero poteva placare:
Battezzata in una comunità ecclesiale protestante, Evelyn ha scoperto la Chiesa cattolica grazie a un amico: all’epoca non era molto religiosa, ma era comunque alla ricerca di Dio. Grazie ai suoi numerosi spostamenti professionali, si è recata regolarmente a Roma e ha scoperto la bella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, dove è sepolta santa Caterina da Siena. La giovane donna cominciò allora a intessere una vera amicizia spirituale con la grande santa senese: era toccata dalla sua infaticabile ricerca della Verità, nonché dalla sua fedeltà a Dio. Fu un frate domenicano a farle scoprire il monastero di San Domenico a Segovia, in Spagna, dove nel 2018 ella volle pronunciare i suoi voti temporanei. Animata dal suo gusto per il viaggio, lasciò definitivamente Singapore, il suo Paese natale, per recarsi all’altro capo del mondo per realizzare la sua vocazione religiosa. Dopo trent’anni senza nuove vocazioni, il monastero di Segovia ha festeggiato con gioia l’arrivo di Evelyn, che quest’anno ha pronunciato i suoi voti perpetui.
Il senso di una vita in clausura
Dopo aver percorso il mondo, Evelyn ha scelto di vivere in clausura in un monastero domenicano. Questa forma di vocazione religiosa può apparire incompatibile con la prima missione dell’Ordine dei Domenicani, che è la predicazione, ovvero l’annuncio della Parola di Dio e l’insegnamento della teologia. Eppure suor Evelyn ha spiegato che la sua vita di preghiera e di fraternità con le suore è in sé una predicazione:
La consacrata ricorda poi che ogni cristiano è chiamato alla vita contemplativa, anche se il quadro della vita monastica le è più favorevole.
Preghiera e studio
Per vivere in unione con Dio, Evelyn si è consacrata non soltanto alla preghiera, ma pure allo studio che nutre la contemplazione. Lo studio permette pure di superare gli ostacoli, i quali spesso promanano dall’ignoranza e intralciano il nostro progresso verso Dio. Si tratta quindi di illuminare la propria intelligenza nello Spirito Santo.
Per illustrare il senso di questa vita di preghiera e di lavoro ai margini del mondo, che come hostess non aveva mai cessato di percorrere, suor Evelyn di Gesù Bambino ama paragonarsi a una sentinella che dice al mondo: «Dio esiste, Dio c’è. L’eternità c’è». Donarsi interamente a Cristo, infatti, per la suora domenicana, significa pure donarsi interamente all’umanità.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]