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Battesimo d’emergenza: cos’è, e come si realizza?

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Ramón Antonio Pérez - pubblicato il 02/05/22
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Qualsiasi persona – battezzata o meno – può realizzare il “Battesimo d'emergenza”, insegna il Catechismo della Chiesa, ma bisogna conoscere e rispettare alcune condizioni

Galo Molina ha servito la Chiesa per più di 37 anni come ministro straordinario dell'Eucaristia nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Guarenas, in Venezuela.

La prima visita di Papa Giovanni Paolo II nel Paese, nel gennaio 1985, lo ha motivato per questa responsabilità.

Da allora ha vissuto tante esperienze: accompagna il sacerdote nelle Messe, distribuisce la Comunione, imparte la catechesi e spesso realizza preghiere di guarigione nelle abitazioni delle persone malate.

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Parlando con Aleteia, Molina ha detto di aver anche conferito il “Battesimo d'emergenza” a bambini e adulti in pericolo di morte.

Credevamo che sarebbe morto”

Uno dei ricordi che lo hanno segnato è stato il Battesimo di un uomo di 50 anni. Anche se sembrava forte per il lavoro nei campi, era arrivato malato a un quartiere della sua comunità.

“Dal suo letto, nella fase terminale di un cancro terribile, questo fratello ha chiesto di essere battezzato”, ha raccontato Molina. “Lo ricordo con particolare affetto perché è stata la prima volta che ho dovuto realizzare quest'opera di carità”.

Molina ha spiegato che al momento in cui i familiari hanno chiesto il Battesimo il sacerdote non era in parrocchia.

“Credevamo che sarebbe morto, e ho dovuto versare l'acqua battesimale secondo la formula e le recitare le preghiere imparate per questi casi di emergenza”.

“L'uomo è sopravvissuto qualche giorno, e il sacerdote al suo ritorno ha completato il rito e ha svolto le procedure parrocchiali corrispondenti”.

Dopo due giorni ha ricevuto il sacramento del matrimonio, che aveva chiesto. “Il quinto giorno dopo il suo Battesimo d'emergenza è morto”, ha sottolineato il ministro straordinario di 75 anni, contento per essere riuscito ad aiutare quel moribondo.

L'acqua benedetta del Battesimo

Questo episodio è giunto a proposito dopo la benedizione dell'acqua la Domenica di Pasqua nella parrocchia di Nostra Signora di Copacabana di Guarenas.

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Padre José Antonio Barrera Ruiz ha spiegato che “il sacramento del Battesimo ci rende figli di Dio” e perdona il peccato originale. Per molti presenti era una novità.

Ha parlato dell'“acque benedetta”, della sua condizione di “sacramentale” e del buon uso che bisogna farne.

“L'acqua benedetta è un sacramentale che ci aiuta a rafforzare la nostra fede. Non è un rito magico, né si usa per qualsiasi tipo di cose”.

“In primo luogo, l'acqua benedetta ci ricorda il nostro Battesimo”, ha aggiunto il sacerdote davanti ai fedeli che stringevano i loro contenitori d'acqua.

“In caso d'emergenza, sentite bene, in caso d'emergenza, qualsiasi persona può battezzare. Se c'è un bambino in condizioni gravi, in una situazione critica, bisogna battezzarlo”.

Condizioni per il Battesimo d'emergenza

Il Battesimo d'emergenza si deve realizzare quando un bambino o un adulto è in pericolo di morte. Non è essenziale che si tratti di una morte imminente; si può essere gravemente malati o in attesa di un intervento chirurgico che potrebbe comportare un pericolo di vita.

Si può celebrare in ospedale, nella residenza in cui si svolge la convalescenza del malato o in un altro luogo. Altre condizioni sono ad esempio le seguenti:

1 IN PERICOLO DI MORTE

Le norme sul sacramento del Battesimo sono ampie, ma nel caso di emergenza sono meno esigenti.

“Il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori”, stabilisce il canone 867 § 2 del Codice di Diritto Canonico.

Quanto agli adulti, il canone 865, § 2 stabilisce che “l'adulto, che si trova in pericolo di morte, può essere battezzato qualora, avendo una qualche conoscenza delle verità principali della fede, in qualunque modo abbia manifestato l'intenzione di ricevere il battesimo e prometta che osserverà i comandamenti della religione cristiana”.

2 VA BENE ANCHE L'ACQUA DEL RUBINETTO

Anche se la regola generale nel sacramento del Battesimo determina l'uso dell'acqua benedetta per i nuovi cristiani, nei casi d'emergenza si può usare anche l'acqua del rubinetto.

3 CHIUNQUE PUÒ BATTEZZARE

La Chiesa stabilisce che i ministri ordinari del Battesimo sono vescovi, presbiteri e diaconi. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma però che “in caso di necessità, chiunque, anche un non battezzato, purché abbia l'intenzione richiesta, può battezzare, utilizzando la formula battesimale trinitaria”.

Si aggiunge che “l'intenzione richiesta è di voler fare ciò che fa la Chiesa quando battezza”.

La formula battesimale trinitaria è “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo”, il tutto preceduto dalla menzione del nome di chi riceve il sacramento, se lo ha; in caso contrario, se ne deve assegnare uno e informare la parrocchia.

In questo contesto, testimonianze come quella di Galo Molina, sono una costante in molti luoghi in cui la scarsità di sacerdoti e diaconi impedisce che le persone – bambini o adulti sul punto di morire – possano ricevere il sacramento del Battesimo d'emergenza.

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