Nel 2019 Papa Francesco ha regalato a Vladimir Putin una medaglia-ricordo “L’Angelo della Pace” come una specie di premio. Un articolo pubblicato sul sito http://kyiv-pravosl.info avvalora questa tesi e allude ad un rapporto privilegiato tra il pontefice e il presidente della Russia.
L’operazione della nunziatura di Kiev
Tutto questo è però una falsa e tendenziosa informazione. Così dall’Ucraina è partito un “fact checking” sulle “informazioni” pubbliche false riguardanti la Santa Sede, che stanno circolando in queste settimane. Il “fact checking” viene pubblicato sul sito della nunziatura apostolica di Kiev.
Il significato del dono a Putin
«Con questo tipo di ‘regali ufficiali’ - scrive la nunziatura di Kiev - Papa Francesco piuttosto esorta i politici a costruire la pace, non la guerra. Senz’altro il Santo Padre non può regalare ai suoi visitatori i simboli di guerra». Quindi il dono a Putin, da parte del Papa, c’è stato. Ma è stato un dono di cortesia dall’alto valore di simbolico. Che va in una direzione opposta all’invasione bellicosa della Russia nei confronti dell’Ucraina.
Il nome dell’aggressore
La nunziatura rettifica anche quanto pubblicato dal giornale argentino “La Nacion” secondo il quale «Papa Francesco è circondato da persone che danno un’interpretazione simmetrica della guerra in Ucraina, perciò non indica il nome dell’aggressore». «Falso – osserva la nunziatura -: il Santo Padre in tutti i suoi interventi pubblici e su tutte le tematiche osserva il principio di non indicare i nomi dei Capi di Stato e i nomi dei Paesi nel contesto negativo».
Il rifornimento di armi
Sempre nello stesso articolo si afferma che Papa Francesco ha criticato il rifornimento delle armi all’Ucraina. «Falso: il Santo Padre si pronuncia in generale contro la ‘logica diabolica e perversa delle armi’, riferendosi soprattutto a ‘chi causa la guerra’». E in questo caso, la nunziatura riporta il link all’Angelus del 27 febbraio 2022 (Agensir, 28 aprile).