I russi hanno deportato 500mila cittadini ucraini, di cui quasi 200mila sono bambini: la grave denuncia è dell’arcivescovo maggiore di Kiev, Sbiatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina.
“Il nemico fa espulsioni di massa”
«Oggi in Ucraina vediamo effettivamente come il nemico stia espellendo in massa i figli e le figlie dell’Ucraina - afferma mons. Shevchuk -. Le fonti ufficiali della parte russa hanno annunciato che la Russia ha cacciato e deportato dall’Ucraina più di mezzo milione di cittadini ucraini. Quasi 200.000 di loro sono i bambini».
“Bambini privati della loro eredità”
«Le persone – afferma il vescovo di Kiev – sono espulse dalla loro terra». I bambini ucraini sono privati dai russi «della loro eredità e diventano estranei, esiliati su terra altrui».
“L’Ucraina resiste!”
Mons. Shevchuk ha lanciato un grido di resistenza rivolto al popolo dell'Ucraina. «Il nemico - ha detto - bombarda costantemente Mykolaiv e Kharkiv. Ci sono pesanti battaglie nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Mykolaiv e nella nostra terra di Zaporizhya. Ma nonostante gli attacchi sempre crescenti del nemico, l’Ucraina resiste! L’Ucraina combatte» (Agensir, 28 aprile).
219 bambini uccisi
Intanto, dall'inizio dell'occupazione militare russa del 24 febbraio, secondo l'Onu, sono rimasti uccisi 219 bambini in Ucraina. Un bilancio destinato ad aggravarsi nelle prossime settimane.