Meditazione per il Venerdì Santo
La cosa peggiore che possa capitare a un uomo è abituarsi all’orrore del male. Ugualmente la peggiore cosa che possa capitare a un cristiano è abituarsi alla Croce. Essa rimarrà sempre un'ora di buio che va vissuta alla maniera di Cristo, senza vie di fuga e senza la fretta di appiccicarci sopra nostre riflessioni e teologie.
Gesù sulla Croce perdona, prega, grida, s’affida. Non conosciamo altro modo di vivere la Croce se non quello di Gesù.
Anche a te che sei crocifisso in un dramma di vita che non conosco io ti dico: guarda Gesù! Anche tu puoi permetterti di gridare la solitudine che senti. Non vergognarti! Diglielo: perché mi hai abbandonato? Dove sei? Perché mi sento così solo, sola?
Tu che senti la rabbia montarti dentro, fai come Gesù: vinci la vendetta perdonando. Non c’è vittoria migliore se non quella di arginare il male con il perdono. Resisti alla tentazione di farti giustizia da solo, da sola; metti la tua causa nelle mani di Dio. Egli farà per te giustizia. Tu perdona!
Se la disperazione ti suggerisce che il tuo dolore non finirà mai, tu ricordati quello che il Vangelo dice sulla Croce: ‘da mezzogiorno alle tre del pomeriggio’. Anche il tuo dolore ha le ore contate. Abbi fiducia! Non disperarti!
Se pensi di non stare a cuore a nessuno, ricorda che anche sotto la tua croce è presente Maria. È tua Madre per volontà di Gesù, non ti abbandonerà proprio quando più hai bisogno.
Se ti sembra che ormai non c’è più altra via se non quella di perdere, allora perdi come Gesù, fidati del Padre contro tutto e contro tutti. Anche tu dì ad alta voce: Padre nelle tue mani consegno tutto!