C'è solo un individuo nella storia del mondo che abbia aiutato letteralmente Gesù a portare la Sua croce. Viene chiamato Simone di Cirene, e si sa ben poco di lui o di cosa gli sia accaduto dopo la crocifissione di Gesù.
I Vangeli menzionano solo pochi dettagli di quest'uomo misterioso:
Essenzialmente, sappiamo che Simone era di Cirene, zona del Nordafrica diventata colonia romana e che aveva una considerevole popolazione ebraica.
Il testo sembra dire che Simone sia stato costretto a portare la croce di Gesù, intendendo che non volesse essere associato volontariamente a quel “criminale”.
Anna Caterina Emmerick, mistica del XIX secolo, afferma nella sua Dolorosa Passione che Simone era un pagano:
La Emmerick sostiene anche che quell'esperienza cambiò i figli di Simone, che in seguito divennero cristiani.
Alcuni esperti biblici credono che Alessandro e Rufo potessero essere noti nella comunità cristiana delle origini, motivo per il quale vengono menzionati per nome nel Vangelo.
San Paolo, ad esempio, menziona un Rufo nella sua Lettera ai Romani: “Salutate Rufo, questo eletto nel Signore, e la madre sua che è anche mia” (Romani 16, 13).
Non è noto cosa sia accaduto a Simone. Non è venerato come santo, anche se è difficile credere che il fatto di stare così vicino a Gesù non lo abbia cambiato. Alcune tradizioni lo celebrano come San Simone di Cirene, con una festa il 1° dicembre.
Qualunque sia stato il suo destino, possiamo cercare di accettare la nostra croce e di lasciare che la sofferenza di Gesù ci cambi la vita.