Santuari, monasteri, chiese ortodosse, cappelle e luoghi di culto – noti e meno noti… Tra le centinaia di questi luoghi spirituali in Ucraina ce ne sono alcuni che si trovano lì dove la guerra lascia ogni giorno dietro di sé vittime divili. Altre sono in parti ancora risparmiate dall'invasione russa, e assumono un significato particolare.
Sono luoghi di preghiera per tutta la nazione, che le permettono di far fronte alla prova che subisce. Tutti questi luoghi raccontano la storia del Paese e la fede di un popolo il cui cuore batte all'unisono. È pure la storia movimentata dell'Ucraina, Paese notoriamente religioso, con la lotta fra l'influenza cattolica e quella ortodossa, poi con la chiusura della maggior parte dei monasteri nel periodo comunista.
Tra questi capoluoghi, numerosi sono quelli intitolati a una devozione mariana. Per papa Giovanni Paolo II, l'Ucraina è una “terra mariana”. È quanto ebbe a dichiarare nel suo viaggio apostolico, nel 2001. Effettivamente essa ha visto germogliare, col battesimo di Vladimir il Grande, una lunga tradizione cristiana, particolarmente legata alla Vergine Maria. Suo figlio, Jaroslav il Saggio, proclamò la Vergine regina del popolo ucraino nel 1037, e questo fa di lui il primo sovrano occidentale ad aver consacrato il proprio popolo a Maria.
Simbolo di immensa importanza per gli Ucraini: la festa nazionale dell'Ucraina ha luogo il 14 ottobre, quando la Madre di Dio viene invocata col titolo di “Nostra Signora del Pokrov”.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]