P. Francisco Torres Ruiz, esorcista della diocesi spagnola di Plasencia, ha affermato di recente che la perdita della fede ha portato a un aumento delle possessioni diaboliche.
In alcune dichiarazioni all'agenzia di notizie ACI Prensa, il sacerdote esorcista ha ricordato che “l'uomo è naturalmente religioso”, e che “la religiosità è inerente alla persona umana”, avendo bisogno di “essere saziata”. Con l'indebolimento della fede, verificatosi soprattutto nelle società occidentali, il sacerdote osserva che l'essere umano tende a cercare “in cisterne rotte” il modo per saziare la sua sete di trascendenza:
“La perdita della fede, in qualsiasi società, è legata all'aumento delle azioni diaboliche sulle persone, e anche sulla società nel suo insieme. Il problema è dove vogliamo saziare questo desiderio di trascendenza. Può accadere, come dice il profeta Geremia, anziché ricorrere a fonti di acqua viva cerchiamo in cisterne rotte, e allora l'acqua corrotta che beviamo, che beviamo spesso quando ci allontaniamo da Dio, comporta conseguenze che possono portare ad aprire la porta all'azione del diavolo”.
Il sacerdote tranquilizza tuttavia i fedeli:
“Quando la religiosità dell'uomo è canalizzata da una fede vera, ovvero dal credere e dall'adorare l'unico Dio vero, che ci è stato rivelato in Nostro Signore Gesù Cristo, allora non c'è problema e non c'è nulla da temere”.