La carovana, formata da 66 mezzi - tra pulmini, autobus - , è lunga un chilometro ed è partita da Gorizia diretta a Leopoli, in Ucraina. A bordo, insieme a 32,6 tonnellate di aiuti umanitari, 221 persone appartenenti a 142 organizzazioni umanitarie. In prima fila, oltre alla Comunità Internazionale Nuovi Orizzonti, anche le associazioni di Papa Giovanni XXIII (promotrice dell’iniziativa), Arci, Cgil, Focsiv, Mediterranea Saving Humans, Libera… Una missione di pace per dire con forza 'stop alla guerra adesso'.
In queste ore i volontari hanno sostenuto il trasferimento di 180 persone in arrivo a Leopoli da Dnipro: appena arrivati a destinazione queste persone - di cui 30 con disabilità, anche minorenni - verranno prese in carico per essere portate in Italia. Una volta arrivate nel nostro Paese verranno accolte nelle associazioni, ma anche in casa degli italiani che hanno voluto dare così il loro contributo alla causa.
Ad Aleteia Chiara Amirante, Fondatrice della Comunità di Nuovi Orizzonti, ha detto:
“La comunità di Nuovi Orizzonti dal primo momento si è mobilitata per dare supporto ai rifugiati della guerra in Ucraina. Abbiamo messo a disposizione le nostre strutture in Italia per fornire riparo e sostegno a chiunque ne avesse bisogno. Insieme ad altre associazioni abbiamo organizzato una spedizione umanitaria per dire 'stop alla guerra adesso' ma soprattutto con l’obiettivo di portare aiuti in loco e accogliere persone fragili, con disabilità, bambini oncologici e malati, mamma e bambini e anziani. Siamo pronti a tutto pur di garantire un futuro più sicuro a questi nostri fratelli e sorelle”.
Qui alcuni video girati prima di arrivare al confine con l'Ucraina
Qui, invece, le immagini una volta che la carovana di pace ha fatto inresso in Ucraina