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Sant’Óscar Romero, il vescovo dei poveri

ROMERO
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Dolors Massot - pubblicato il 25/03/22
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Il coraggioso evangelizzatore è stato assassinato a El Salvador mentre celebrava la Messa

Óscar Romero era nato a Ciudad Barrios, San Miguel (El Salvador), il 15 agosto 1917 in una famiglia umile.

A 13 anni aveva assistito a un'ordinazione sacerdotale e aveva detto al padre del neosacerdote che anche lui voleva diventare presbitero.

Dopo il seminario si era recato a Roma, dove aveva studiato Teologia. Era diventato sacerdote il 4 aprile 1942. Dopo quasi 30 anni di lavoro pastorale, nel 1970 era stato ordinato vescovo.

Difendeva e divulgava i contenuti del Concilio Vaticano II e di Medellín, e non seguiva la Teologia della Liberazione.

Difensore dei poveri

Nel 1974 era stato designato vescovo di Santiago de María. In quel momento si iniziava a vivere la repressione contro i contadini organizzati.

Nel giugno 1975, la Guardia Nacional assassinò 5 contadini, e monsignor Romero andò a consolare le famiglie delle vittime e a celebrare la Messa.

Il rapporto tra lo Stato salvadoregno e la Chiesa diventava più teso. Monsignor Romero aveva inviato una lettera di protesta al Presidente Molina, suo amico.

Monsignor Romero non faceva politica, ma si era messo al fianco dei poveri, soprattutto di quelli che arrivavano in città, aprendo le porte del vescovado per dare loro un tetto.

Denunce che gli sono costate la vita

In un clima violento, era stato nominato arcivescovo di San Salvador nel 1977. Il suo motto era “Sentire con la Chiesa”, e il suo obiettivo “Costruire una Chiesa fedele al Vangelo e al Magistero della Chiesa”.

Pochi giorni dopo, assassinarono il suo amico padre Rutilio, cosa che lo colpì immensamente.

Tra forti calunnie, monsignor Romero divenne mediatore nei conflitti lavorativi e lavorò per la riconciliazione e la giustizia nel suo Paese.

Il 23 marzo, denunciò pubblicamente la violenza paramilitare, l'ingiustizia sociale e le torture da parte del regime militare.

Il 24 marzo 1980, mentre celebrava la Messa nella cappella dell'Hospital La Divina Providencia di San Salvador, venne ucciso a colpi di arma da fuoco da squadroni della morte di estrema destra.

Martire

Al suo funerale, il 30 marzo davanti alla cattedrale, assistettero circa 100.000 persone.

Il 3 febbraio 2015, Papa Francesco ha affermato mediante un decreto che l'assassinio di monsignnor Óscar Romero è avvenuto per odio alla fede. La Congregazione vaticana delle Cause dei Santi lo ha quindi dichiarato martire.

In occasione della sua beatificazione, Papa Francesco ha detto di lui che è stato “vescovo e martire, pastore secondo il cuore di Cristo, evangelizzatore e padre dei poveri, testimone eroico del Regno di Dio, Regno di giustizia, di fraternità e di pace”.

Nel 2018 è stato dichiarato santo.

Preghiera

Dio Padre Misericordioso,
che per mediazione di Gesù Cristo e intercessione della Vergine Maria, Regina della Pace,

e l'azione dello Spirito Santo
hai concesso a Sant'Óscar Arnulfo Romero la grazia di essere un Pastore esemplare

al servizio della Chiesa, e in essa soprattutto dei poveri e dei bisognosi,

fa' che io sappa vivere conformemente al Vangelo di Tuo Figlio

e concedimi per intercessione di Sant'Óscar Arnulfo Romero il favore che Ti chiedo (menzionarlo).

Così sia.

Padre Nostro.

Ave Maria e Gloria.

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