"Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per l'acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!".
La follia della guerra
Non le manda a dire Papa Francesco che per il secondo giorno di fila si scaglia contro la guerra e la logica della corsa agli armamenti e contro una spesa militare che già da anni, in tutto il mondo è in crescita generale. Ora che anche i paesi europei hanno deciso di portare al 2% la spesa per la Difesa, si bruceranno - è questa l'ottica del Papa - miliardi che potrebbero essere usati per combattere la povertà e l'analfabetismo.
"E' ormai evidente che la buona politica non può venire dalla cultura del potere inteso come dominio e sopraffazione, no, ma solo da una cultura della cura, cura della persona e della sua dignità e cura della nostra casa comune", ha detto papa Bergoglio ricevendo in udienza le partecipanti all'Incontro promosso dal Centro Femminile Italiano, in udienza in occasione del 31/o congresso nazionale elettivo sul tema «Identità creazionale dell'uomo e della donna in una condivisa missione», che ha luogo a Roma dal 23 al 26 marzo 2022.
Un mondo diverso a misura di Vangelo
"La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari - ha affermato ancora il Pontefice - ma un'altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti, un modo ormai globalizzato, e di impostare le relazioni internazionali".
E' un Bergoglio profetico quello che oggi ha parlato con nettezza, una posizione che non è nuova e che attraversa l'intero pontificato fin qui, con i suoi molteplici riferimenti alla "Terza Guerra Mondiale a pezzi" e con il contraltare, quella che potremmo definire "teologia della cura" che si oppone alla "cultura dello scarto". L'opposizione alla guerra e agli armamenti sono la caduta naturale di una "ecologia integrale" (altro tema centrale di Bergoglio) che vede al centro un rapporto di reciproca cura tra umanità e Creato e tra le persone tra loro.