Durante l’ultimo viaggio a Fatima, nel 2017, Papa Francesco aveva spiegato che il messaggio della Madonna apparsa ai tre pastorelli, era innanzi tutto un messaggio di pace. E sempre in quell'occasione il pontefice aveva avvertito di echi di possibili guerre anche laddove sembravano insensate. Parole profetiche, tanto più se guardiamo allo scenario odierno, con la cruenta guerra in corso tra Ucraina Russia.
Il 25 marzo 2022, come per proseguire quel "dialogo intimo" con la Vergine a Fatima, Papa Francesco si rivolgerà con fiducia alla Madonna, affidandone al suo Cuore Immacolato le due Nazioni in guerra. E lo farà proprio nel solco dei messaggi consegnati nel 1917 ai pastorelli di Fatima, in cui Maria chiese espressamente la Consacrazione della Russia.
Un’azione di “softpower”
Scrive il direttore de La Civiltà Cattolica Antonio Spadaro su Facebook:
Tra l’Egitto e Trump
Proprio in un articolo de La Civiltà Cattolica a firma di Diego Fares e dello stesso Spadaro, hanno raccontato il viaggio di papa Francesco a Fátima, avvenuto dal 12 al 13 maggio 2017, cioè nella ricorrenza precisa del centesimo anniversario delle apparizioni della Vergine di Fátima.
“Implorazione di pace”
Secondo gli autori dell’articolo su La Civiltà Cattolica, il viaggio del Papa a Fatima «è stato un’implorazione di pace. Perché Francesco vede come lo scenario internazionale sia “attraversato da dense nubi, e pertanto richiede maggiore consapevolezza dei comportamenti e delle azioni necessarie per imboccare un percorso di pace che diminuisca le tensioni”».
Francesco ha confermato la posizione di Paolo VI che, giunto a Fátima, disse che l’intenzione del suo pellegrinaggio era «il mondo, la pace del mondo».
Conflitti insensati
Nel contesto della preghiera, si legge su La Civiltà Cattolica, «è risuonato il discorso del Papa al Corpo diplomatico del 9 gennaio 2017. Infatti, nella sua omelia della notte del 12 maggio, il cardinale Parolin lo ha citato. In tale discorso Francesco diceva che se per molti «oggi la pace sembra, in qualche modo, un bene scontato, quasi un diritto acquisito a cui non si presta più molta attenzione, per troppi essa è ancora soltanto un lontano miraggio. Milioni di persone vivono tuttora al centro di conflitti insensati. Anche in luoghi un tempo considerati sicuri, si avverte un senso generale di paura».
Il messaggio profetico di Fatima
Francesco ha toccato le ferite del mondo, sapendo che la «Terza guerra mondiale a pezzi» richiede un’invocazione non meno fervida di quella salita al cielo durante la Prima guerra mondiale o durante la «Guerra fredda». E questa invocazione coglie il messaggio davvero «profetico» di Fátima, annunciato da «profeti» che non sono che pastorelli, custodi di un’autorevolezza che il Signore riserva ai «piccoli» e non ai «sapienti» e agli «intelligenti» (cfr Mt 11,25-26).