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Roma & il Mondo: l’Ucraina e la guerra giusta – L’Asia e la Curia missionaria – & altro…

Pogrzeb żołnierzy we Lwowie
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i.Media per Aleteia - pubblicato il 22/03/22
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Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori

Martedì, 22 marzo 2022

1. L'Ucraina e la nebulosità dei criteri della guerra giusta

2. L'Asia nella nuova Curia “missionaria” di Papa Francesco

3. Movimenti di base aiutano a riscattare i sopravvissuti all'Olocausto in Ucraina

4. Monaco: un Cristo con i colori dell'Ucraina contro la guerra

5. Congo: il Papa celebrerà la Messa vicino al luogo dell'imboscata all'ambasciatore italiano

1. L'Ucraina e la nebulosità dei criteri della guerra giusta

Mentre la guerra in Ucraina prosegue, in alcuni Paesi occidentali si discute di un intervento militare – inclusa una no-fly zone. La questione morale del coinvolgimento militare è complessa, afferma l'esperto di Teologia Kenneth Craycraft, perché invoca i princìpi della guerra giusta, sfidati da alcune “argomentazioni plausibili” avanzate da teologi che ritengono che le armi e le tattiche moderne “forzino l'efficacia” dei suoi criteri. Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, l'intenzionalità è “di estrema importanza” nella valutazione di un intervento militare, e si proibisce qualsiasi “guerra di aggressione”. Perché ci sia una guerra giusta, il danno inflitto dall'aggressore dev'essere “durevole, grave e certo”, tutti gli altri tentativi di fermare l'aggressione devono essersi rivelati “impraticabili o inefficaci”, la possibilità di successo dev'essere significativa e l'intervento non deve provocare più danni di quelli che cerca di eliminare. Quando si parla della Russia, non è chiaro se si applichino tutti questi criteri, spiega l'articolo, soprattutto considerando il rischio di un'escalation nucleare. “Se i Paesi della NATO non hanno una risposta chiara, dovrebbero astenersi fino a quando l'avranno”.

2. L'Asia nella nuova Curia “missionaria” di Papa Francesco

"Praedicate Evangelium", la nuova Costituzione Apostolica di Papa Francesco, non solo rimodella la struttura e l'organizzazione dei dicasteri vaticani, ma torna a concentrarsi sul primato della proclamazione del Vangelo, esortando la Chiesa a una “conversione missionaria” e a testimoniare “in parole e opere, la misericordia che ella stessa gratuitamente ha ricevuto”. L'idea che la riforma “deve prevedere il coinvolgimento di laiche e laici, anche in ruoli di governo e di responsabilità”, è molto forte. Altrettanto importante è l'insistenza sulla “cattolicità” della Curia romana, ovvero la necessità che in essa siano rappresentate le esperienze concrete delle chiese di tutto il mondo. Il desiderio di Papa Francesco che i suoi più stretti collaboratori provengano “dalle diverse regioni del mondo così che la Curia romana rispecchi l’universalità della Chiesa” sfida direttamente l'Asia, la cui popolazione, per la maggior parte, non conosce il Dio dei cristiani.

Asia News, inglese

3. Movimenti di base aiutano a riscattare i sopravvissuti all'Olocausto in Ucraina

A migliaia di chilometri da Kiev, a Los Angeles, Julia Entin lavora instancabilmente per evacuare i sopravvissuti all'Olocausto in Ucraina in qualità di assistente legale della Bet Tzedek Legal Services. In genere la sua organizzazione aiuta a mettere in contatto i sopravvissuti all'Olocausto con i servizi locali, ma ora ha rivolto la sua attenzione alla guerra. “Ci sono persone che sono già sopravvissute a gravi traumi, e ora con questa guerra li stanno rivivendo continuamente”, ha affermato la Entin, rifugiata dell'ex Unione Sovietica e nipote di un sopravvissuto ucraino all'Olocausto. Chiama i sopravvisuti in Ucraina in genere con un familiare in linea, e spiega che può essere impegnativo stabilire un rapporto telefonico con persone anziane e far sì che si fidino del fatto che sta cercando di evacuarle in sicurezza. Parlando di un uomo di quasi 90 anni che rifiutava di lasciare casa sua e temeva di poter morire nel tragitto, la Entin ha affermato che “convincerlo è stata una vera sfida, perché non si può garantire – nessuno può farlo – che non accadrà”. L'organizzazione della Entin è solo una delle tante che lavorano per aiutare le comunità vulnerabili a fuggire dal conflitto.

Associated Press, inglese

4. Monaco: un Cristo con i colori dell'Ucraina contro la guerra

Nella chiesa di San Massimiliano di Monaco (Germania), è stata insediata una scultura per protestare contro la guerra in Ucraina. L'opera, realizzata dall'artista locale Harry Seeholzer, vede un Cristo blu avvolto in un indumento giallo, i colori della bandiera ucraina. La scultura è stata realizzata in legno di quercia, ed è stata il momento culminante di un concerto caritativo organizzato questa settimana dalla parrocchia per le vittime del conflitto. Il parroco, Rainer Maria Schiessler, ha parlato contro i critici che hanno definito l'opera “populista” e perfino “blasfema”. Di fronte alla sofferenza umana e alla tragedia, ha affermato che è un forte simbolo contro la guerra: “Cristo con le braccia tese è una figura di preghiera. Signore, fa' che tutto questo finisca”.

Cath.ch, francese

5. Congo: il Papa celebrerà la Messa vicino al luogo dell'imboscata all'ambasciatore italiano

Il Governo della Repubblica Democratica del Congo ha annunciato che quando Papa Francesco visiterà il Paese dal 2 al 5 luglio, celebrerà la Messa vicino al luogo in cui l'ambasciatore italiano nel Paese, Luca Attanasio, è stato ucciso il 22 febbraio 2021. Il Papa celebrerà la Messa nel villaggio di Chegera, a circa 15 chilometri a nord di Goma. Sulla strada tra Goma e Rushuru (Nord Kivu), l'ambasciatore è rimasto vittima di un'imboscata insieme al poliziotto della sua scorta, Vittorio Iacovacci, e all'autista Mustapha Milambo. Nel villaggio sono iniziati i lavori per creare un'area per ospitare circa due milioni di persone che assisteranno all'evento.

Fides, francese

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