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Cosa ha detto Zelensky al Parlamento italiano?

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Lucandrea Massaro - pubblicato il 22/03/22
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Aula sostanzialmente piena mentre ascoltava il presidente ucraino mentre chiedeva supporto e nuove sanzioni per la Russia e gli oligarchi vicini a Putin.

Volodymyr Zelensky, presidente di guerra dell'Ucraina, ha proseguito oggi il suo tour virtuale dei parlamenti europei e occidentali, dopo che nei giorni scorsi è intervenuto in quelli di Germania, Israele, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, oltre che al Parlamento Europeo, oggi tocca all'Italia. Lo scopo del presidente Zelensky è quello di sensibilizzare i parlamentari italiani a impegnarsi maggiormente nel sostenere l’Ucraina contro l’invasione russa.

Quella di oggi è ufficialmente è una riunione “informale”, senza obbligo di presenza, e dove non è previsto nessun voto finale, ma resta comunque un evento di una certa importanza nella storia del Parlamento italiano: prima di oggi, infatti, solo due capi di stato avevano tenuto un discorso ai parlamentari riuniti tutti insieme, il re di Spagna Juan Carlos durante una visita a Roma nel 1998 e papa Giovanni Paolo II nel 2002 (Il Post). 

"Il nostro popolo è diventato l'esercito"

Il Presidente Zelensky ha esordito con "Caro popolo italiano, oggi ho parlato con Sua Santità papa Francesco, capisco che voi volete la pace e che ognuno difende la propria patria. Il nostro popolo è diventato il nostro esercito quando ha visto quanto male porta il nemico".

Zelensky ha ricordato come una settimana fa abbia parlato a Firenze durante un collegamento con quella e altre dieci città europee che hanno manifestato in solidarietà e "ho chiesto a tutti di pensare ai 79 bambini morti fino a quel momento, oggi sono 117". " "Ci sono centinaia di migliaia di famiglie distrutte e case abbandonate, seppelliscono i morti in fosse comuni". Zelensky spiega come la guerra stia continuando, e di come molte le città ucraine sono distrutte del tutto come ad esempio Mariupol, una città grande come Genova: "Ora immaginate che da una città come Genova, in auto, in pullman, in ogni modo si fugga, che essa si svuoti dai cittadini in fuga interamente".

"Ora - prosegue il presidente ucraino - sono a Kiyv la nostra capitale, culla di un popolo e di una cultura bellissima, vogliamo la pace ma viviamo sotto le bombe e le sirene di guerra". E ancora "Assistiamo a deportazioni, stupri e saccheggio da parte dell'esercito russo. In Europa non si vedeva dalla II Guerra Mondiale, quando a farlo erano i nazisti". L'appello di Zelensky è quello di concentrare gli sforzi su Putin, che durante la diretta non nomina mai, "Bisogna fare qualcosa per la pace contro una guerra voluta da una sola persona, che vuole imporsi in Europa e imporsi sulla vostra politica estera".

Poi rammenta come l'Ucraina abbia mandato i medici durante la pandemia, così come "voi ci avete aiutato durante l'alluvione", ma "l'invasione dura ormai da 27 giorni". E arriva al nodo politico delle sue richieste all'Occidente: "Abbiamo bisogno di più sanzioni e più pressioni sulla Russia". Avvisando che l'approvvigionamento alimentare dell'Europa è in pericolo perché l'Ucraina "è sempre stata un granaio, ma come facciamo a seminare se il nemico di bombarda? Non possiamo esportare grano, mais, olio. Ci sarà fame", e torna a chiedere di "bloccare e congelare gli attivi di chi in Russia ha potere decisionale". "Basta eccezioni per le banche russe" chiosa.

Il discorso si chiude con parole di apprezzamento per l'Italia, per la sua ospitalità e per l'aiuto agli ucraini in fuga. Oggi oltre 70 mila cittadini scappati, di cui 25 mila bambini sono in Italia. "Decine di bambini feriti sono nei vostri ospedali e siamo grati. Speriamo di poterli riaccogliere in una Ucraina di pace". E ha concluso il suo intervento con: "Gloria all'Ucraina e grazie all'Italia"

Draghi: L'arroganza di Putin si è scontrata con l'eroismo degli ucraini.

Draghi ha risposto a nome del Governo, ringraziando il presidente Zelensky per la sua testimonianza, e il suo coraggio e patriottismo. "L'arroganza di Putin si è scontrata con l'eroismo degli ucraini" dice il Presidente del Consiglio. "L'Ucraina difende la nostra libertà e sicurezza e l'ordine multilaterale. L'Italia è grata all'Ucraina e si è fatta solidale nei confronti dei rifugiati. Abbiamo subito offerto aiuti e molto altro faremo istituendo corridoi per gli orfani. Vogliamo aiutare i rifugiati non solo accogliendoli ma trovando loro un lavoro e la possibilità di integrarsi". Draghi allontana l'ipotesi di un coinvolgimento più diretto dell'Italia e comunque sempre con il concerto degli altri paesi NATO e UE: "Le sanzioni prese con UE e G7 vogliono indurre la Russia al tavolo delle trattative. Vogliamo essere al fianco dell'Ucraina nel suo processo di integrazione con la UE". Garantisce però un sostegno duraturo e concreto agli ucraini: "Dobbiamo difendere i diritti umani e i valori democratici, aiuteremo l'Ucraina anche sostenendo militarmente la resistenza"

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