La Madonna di Medjugorje avrebbe contribuito a scongiurare, già una volta, la guerra atomica tra Usa e Russia. La Regina della Pace, attraverso la veggente Maria, avrebbe lasciato dei messaggi da recapitare ai due leader politici più potenti della terra negli anni ’80 Ronald Reagan, presidente degli USA, e Michail Gorbaciov, presidente dell’allora URSS. Marija è riuscita a entrare in contatto con i due leader, proprio nel periodo storico in cui si è firmato l’accordo per l’inizio del disarmo nucleare tra le due superpotenze mondiali. Correva l’anno 1987. Ma questa storia è vera?
Il pellegrinaggio di Kingon
La veggente Marija l’ha ricostruita in modo dettagliato, con tanto di missive e incontri “diplomatici”.
Nella seconda settimana di novembre 1987 è stato a Medjugorje, per due settimane, l'ambasciatore del presidente Ronald Reagan dell’Europa centrale Alfred H. Kingon. E’ venuto a pregare per il suo figlio ammalato e per le grazie ricevute. Lui segue con scrupolo tutti i messaggi di Medjugorje, digiuna regolarmente e prega molto.
L’idea della lettera a Reagan
Durante la sua permanenza a Medjugorje, ha parlato con la veggente Marija. Poco prima di tornare negli USA, in un momento di grazia spirituale, è nata l’idea che potrebbe lui portare al presidente Reagan un messaggio di pace. Sinceramente entusiasta, l'ambasciatore Kingon le ha garantito che inoltrerà questo messaggio al presidente, non appena arriverà alla Casa Bianca.
“La nostra Santa Madre ha detto…”
La veggente Marija Pavlovic ha scritto il seguente messaggio per il presidente Reagan:
Reagan lo legge prima dell’incontro decisivo
Questo messaggio, firmato dalla veggente Marija Pavlovic, è stato tradotto in inglese dall’amica Kathleen Parisod e inoltrato a Reagan poco prima del suo incontro con il leader sovietico Gorbaciov. Durante il quale è stato firmato l’accordo sulla graduale distruzione dei missili nucleari a raggio intermedio installati da USA e URSS sul territorio europeo.
Il trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) venne siglato a Washington l'8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov, a seguito del vertice di Reykjavík (11 ottobre 1986) tenutosi tra i due Capi di Stato di USA e URSS.
La telefonata dell’8 dicembre
Proprio l’8 dicembre è stata annunciata una telefonata per la Marija Pavlovic dalla Casa Bianca per le ore 19,00. Cosi è stato. Ha condotto il colloquio l’interprete di Marija, Kathleen Parisod. Dalla Casa Bianca parlava l'ambasciatore Kingon. Aveva detto subito che era previsto che Reagan parlasse con Marija, ma non gli era possibile perché era ancora in corso il colloquio con Gorbaciov. Dopo di che ha detto che, lui in persona, ha inoltrato il messaggio a Reagan e che questi era entusiasta di quelle parole.
Kingon ha aggiunto inoltre che Reagan, dopo aver letto il messaggio, ha esclamato: “ora mi sto recando con un nuovo spirito all’incontro con Gorbaciov”.
(Testi ricavati dal libro “Sveta Bastina” -Febbr. 1988- Trad. di Mirjana Vasilj Zucccarini, e riportati sul portale di Medjugorje.altervista.org).
La lettera a Gorbaciov
Il desiderio di Marija era quello di inviare una comunicazione di pace, secondo la volontà della Madonna, anche a Gorbaciov. L'11 dicembre, Kingon in missione a Oslo, ha incontrato Jack Matlock, ambasciatore degli USA a Mosca e ne ha parlato con lui, ricevendo il “via libera” per la lettera.
Il messaggio di Natale
Più tardi, per Natale, la veggente Marija Pavlovic ha ricevuto la foto di Ronald Reagan e sotto la foto alcune parole scritte da lui: “A Marija Pavlovic con i più calorosi ringraziamenti e il mio augurio di ogni bene. Dio la benedica”. Ronald Reagan.
2 febbraio 1988
Infine, il 2 febbraio 1988, la veggente Marija ha imbucato la lettera per Gorbaciov, che Kingon ha consegnato poi all’ambasciatore Matlock durante la sua visita a Mosca, nella prima settimana di aprile.
Matlock, a sua volta, ha informato il collega che ha inoltrato la lettera ad una delle più alte personalità dell'entourage di Gorbaciov, che aveva promesso di darla in persona al presidente dell’URSS. Si è detto moralmente sicuro che era stata data. Ma di questa non abbiamo altre notizie (Chrétiens Magazine, 15 giugno 1992).