Il 2 marzo è il Mercoledì delle Ceneri, ed è il momento di scegliere a cosa rinunciare in Quaresima. In quest'epoca di individualismo, isolamento e polarizzazione, in Quaresima rinuncerò a me stesso.
Dopo decenni di “tempo per me” e “còccolati” completo di cuffie con cancellazione del suono e auricolariwireless collegati a dispositivi per l'intrattenimento personale, la Quaresima è un'ottima occasione per iniziare a riorientarsi. Una guida molto adatta è il vecchio detto “Io al terzo posto” - intendendo Dio al primo e gli altri al secondo.
Primo: Rendersi conto che la Quaresima è nata per “svezzare” noi stessi da noi stessi
Ogni anno ascoltiamo l'avvertimento, perché ogni anno ne abbiamo bisogno. La Quaresima non è un periodo per fare la dieta o un po' di esercizio per migliorare il proprio aspetto, ma nemmeno un periodo per un “body-building spirituale”, diventando “la versione migliore di sé” solo per il proprio bene.
È un momento per realizzare meglio i due comandamenti principali: amare Dio al di sopra di tutte le cose e il prossimo come se stessi. Si fa questo attraverso la preghiera - costruendo il proprio amore per Dio -, l'elemosina - costruendo il proprio amore per gli altri - e il digiuno - per mettere la parola fine all'amore smisurato per se stessi.
Il metodo più efficace che ho trovato per fare queste cose è rinunciare a qualcosa, poi prendere il tempo e il denaro risparmiati e spenderlo per Dio e per gli altri
Secondo: Identificare cosa ci intrappola facendoci concentrare troppo su noi stessi
La prossima volta che pregherete, prendete carta e penna, e create due colonne su un pezzo di carta.
In una colonna elencate le cose che vi stanno a cuore – le cose materiali e le attività concrete che vi piacciono di più e che rubano la maggior parte del vostro tempo: cibo, vino, acquisti, social media, YouTube, Netflix, Amazon...
Nella seconda colonna elencate le cose che sognate o in cui indulgete di più, che si tratti di fantasie di fuga, di sogni ad occhi aperti “Se solo avessi X...” o progetti di miglioramento, o, nella versione più oscura, fantasie di vendetta, rimuginare sulle proprie ferite, stress lavorativi, preoccupazioni familiari e ricordi inappropriati a cui ci si aggrappa.
Quali sono i collegamenti tra le due liste? Sogniamo una vita migliore e guardiamo film che mostrano vite perfette? Sogniamo miglioramenti che non si verificano mai, e guardiamo ossessivamente video su YouTube di stelle dello sport o della moda che sembrano avere tutto?
Tracciate delle linee tra le questioni collegate, e poi nella preghiera decidete cosa abbandonare e cosa permettere, sulla base di quello che vi motiva e di ciò che vi trascina in basso.
Terzo: Anziché decidere a cosa rinunciare, decidete cosa ridirigere
Una volta che avete deciso a quali cose che vi fanno sprecare tempo e denaro rinunciare e quali mantenere, decidete cosa fare con il tempo e il denaro che vi trovate ad avere.
Il libro di Gary Chapman I Cinque Linguaggi dell'Amore è un'ottima fonte di spunti. È un classico moderno del genere di autoaiuto di cui praticamente tutti hanno sentito parlare. Pensato originariamente per le coppie sposate, il testo elenca i modi in cui amiamo gli altri e il modo in cui questi si sentono amati. In seguito l'autore ha esteso quei concetti per includere famiglie e altre comunità.
I cinque “linguaggi dell'amore” sono: parole di affermazione (complimenti e parole incoraggianti), tempo di qualità (trascorrere del tempo con qualcuno – senza telefono, con contatto visivo e ascolto autentico), doni (cose necessarie o desiderate), atti di servizio (commissioni) e contatto fisico (abbracci, massaggi, ma anche svolgendo un compito insieme).
Per questa Quaresima, capite di quale “linguaggio dell'amore” hanno maggiormente bisogno il vostro coniuge, i vostri figli, i familiari o gli amici, e progettate di compiere una buona azione ogni giorno della settimana. Spendete il tempo e il denaro che avete risparmiato per Dio e gli altri.
Alla fine della Quaresima, se avrete giocato bene le vostre carte, sarete pronti a puntare sull'essere concentrati sugli altri in questa Pasqua.