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La umiliavano perché meticcia, e lei era sempre di buonumore!

IRMA BENIGNA
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Esteban Pittaro - pubblicato il 25/02/22
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Papa Francesco riconosce le virtù eroiche della religiosa brasiliana Benigna Víctima de Jesús

Nell'ultimo decreto pubblicato dalla Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche di Benigna Víctima de Jesús, una religiosa brasiliana del XX secolo che ha sofferto per vessazioni e calunnie a causa del colore della sua pelle e di alcuni disturbi ormonali, ma che ha superato sempre tutto con un grande senso dell'umorismo, umiltà e vocazione d'amore per gli altri.

Dalle fotografie che restano di suor Benigna Víctima de Jesús, nulla potrebbe far capire le croci che ha dovuto sopportare nella vita. Il suo sorriso offusca tutto il resto.

Rifiuto, calunnie e razzismo


Non si vedono in lei tracce del rifiuto che ha subìto nel suo primo tentativo di entrare in una congregazione religiosa per il fatto di essere di colore e povera, né di quando, già religiosa, venne accusata di essere incinta o segnalata come comunista, e nemmeno di quando la guida della sua famiglia religiosa la destinò a funzioni denigranti per via del razzismo.

Le foto coincidono con le testimonianze raccolte durante l'indagine del processo di beatificazione: suor Benigna era sempre di buonumore.

L'aiuto del vescovo per diventare religiosa

Maria da Conceição Santos era nata il 16 agosto 1907 a Diamantina in un'umile famiglia cattolica che presto si coinvolse nell'evangelizzazione attraverso la catechesi e l'animazione pastorale.

Canalizzare questo impeto alla vita religiosa non fu facile per la giovane Maria, e la povertà e l'essere meticcia le chiusero le porte nel suo primo tentativo di entrare in una famiglia religiosa. Fu il vescovo ausiliare della sua diocesi a suggerirle di entrare nella congregazione delle Suore Ausiliarie di Nostra Signora della Pietà, nata in Brasile.

Una grande azione sociale

Suor Benigna trascorse i primi anni di vita religiosa dedicandosi alla pastorale della salute a Itaúna, dove divenne infermiera e iniziò a farsi conoscere per le sue qualità e virtù cristiane, fondando in quella città anche un reparto maternità.

A causa di calunnie e gravi accuse venne tuttavia trasferita in un ospizio, nel quale venne denigrata ampiamente. Un amico decise di intercedere per lei, e venne trasferita in un centro sanitario in cui portò avanti la sua azione pastorale, poi proseguita anche con opere educative.

Apostolo affabile

Devota alla Madonna di Lourdes, suor Benigna ne promosse la devozione costruendo delle grotte. Lo stesso fece con San Giuseppe, in onore del quale eresse una cappella.

Spiccò fino alla fine dei suoi giorni per affabilità e buonumore, aiutando famiglie di ogni classe sociale e svolgendo grandi opere di carità e apostolato.

È morta il 16 ottobre 1981 con una fama di santità sopravvissuta fino a oggi con migliaia di devoti che chiedono la sua intercessione, molti ispirati dalla sua carità e dalla sua forza.

La sua specialità: l'amore fraterno

L'arcivescovo di Belo Horizonte, monsignor Walmor de Oliveira Azevedo, ha detto di lei: “Suor Benigna è una donna ammirevole per la sua vita basata sull'amore per gli altri, specialmente i malati e i poveri. Una storia che ci rivela il cammino di santità vissuto e testimoniato nella specialità dell'amore fraterno.

È presente nella vita della Chiesa di Belo Horizonte, e in particolare tra la gente semplice e povera, che ha sempre accolto con bontà, generosità, parole di speranza e testimonianza di fede”.

Per conoscere meglio la venerabile suor Benigna Víctima de Jesús, si può visitare il sito dell'Associazione degli Amici di Suor Benigna: https://www.irmabenigna.org.br/

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