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Ucraina: le carmelitane decidono di restare nei loro monasteri 

Le Carmelitane di Kharkov e di Kiev, in Ucraina.

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Bérengère Dommaigné - pubblicato il 25/02/22
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Malgrado l’intervento russo in corso faccia temere enormi drammi, le carmelitane di Ucraina hanno reso noto che non lasceranno i loro monasteri e che resteranno nel paese, il più vicino possibile alla popolazione.

Fin da quando, negli anni 1990, se n’è data l’occasione, le carmelitane si sono installate in Ucraina, per cominciare in un carmelo a Kiev, per aiutare con la loro preghiera e con la loro presenza la ricostruzione spirituale della società post-comunista. Poi hanno potuto aprire altri carmeli, tra cui un nuovo convento in mezzo ai campi e ai frutteti in una periferia della capitale ucraina, dove tutt’oggi sono e contano di restare. 

Mediante un tweet della Curia Generalizia dei Carmelitani Scalzi, infatti, le Carmelitane di Kharkov e di Kiev hanno reso nota la loro intenzione di restare nei loro monasteri malgrado la guerra. Le monache invitano anzi a pregare per i loro fratelli e sorelle dei diversi carmeli nel Paese, nonché per tutti gli abitanti dell’Ucraina. 

Da parte sua, papa Francesco ha annunciato una giornata di preghiera e digiuno per il prossimo mercoledì 2 marzo, giorno di avvio della Quaresima con il rito delle Ceneri. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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