Fin da quando, negli anni 1990, se n’è data l’occasione, le carmelitane si sono installate in Ucraina, per cominciare in un carmelo a Kiev, per aiutare con la loro preghiera e con la loro presenza la ricostruzione spirituale della società post-comunista. Poi hanno potuto aprire altri carmeli, tra cui un nuovo convento in mezzo ai campi e ai frutteti in una periferia della capitale ucraina, dove tutt’oggi sono e contano di restare.
Mediante un tweet della Curia Generalizia dei Carmelitani Scalzi, infatti, le Carmelitane di Kharkov e di Kiev hanno reso nota la loro intenzione di restare nei loro monasteri malgrado la guerra. Le monache invitano anzi a pregare per i loro fratelli e sorelle dei diversi carmeli nel Paese, nonché per tutti gli abitanti dell’Ucraina.
Da parte sua, papa Francesco ha annunciato una giornata di preghiera e digiuno per il prossimo mercoledì 2 marzo, giorno di avvio della Quaresima con il rito delle Ceneri.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]