L'ex giocatore di football americano Ben Steele confeziona rosari con grani di acciaio e diffonde la preghiera del rosario tra gli uomini.
L'atleta, che continua a operare a livello professionale come allenatore, afferma che il rosario è la sua “arma”, riprendendo il termine usato da San Padre Pio in riferimento alla lotta spirituale.
Oltre a produrre personalmente i rosari, quest'uomo alto quasi due metri li dona ad altri allenatori, giocatori e funzionari della lega del football americano. Se vari ricevono il dono con indifferenza, ce ne sono anche altri che lo valorizzano e vogliono conoscere meglio questa devozione mariana spiccatamente cattolica.
La testimonianza della nonna
Ben ha ereditato questa devozione dalla nonna: “Si è sempre dedicata al rosario e alla fede cattolica in generale, e questo ha influenzato la mia crescita”.
È stato con la nonna che ha infatti imparato a recitare il rosario tutti i giorni:
“È molto facile. Oltre a questo, riassume il cristianesimo in modo semplice, e può essere recitato in qualsiasi luogo”.
Ben ricorre spesso al rosario, soprattutto nelle avversità, quando a suo avviso “le cose diventano stressanti”.
“È facile immergersi nel lavoro, ma ho scoperto che fermarsi per pregare aiuta a stabilire le priorità, e questo, a sua volta, aiuta a fare le cose giuste nel giusto ordine”, dice, come ricorda la Fondazione Cari Filii.
Oltre a quella della nonna, Ben Steele ha contato sull'influenza positiva di un allenatore di atletica che ha avuto a scuola. Anche quell'allenatore confezionava rosari, e gliene ha donati vari.
Rosario per gli uomini
L'ex atleta ora allenatore parla poi della diffusione del rosario tra gli uomini:
“Ci sono rosari che hanno un'apparenza più femminile o che sono generici. Io ho voluto realizzarne alcuni che avessero un aspetto più mascolino”.
Com'è un rosario dall'“aspetto più mascolino”?
“Uso grani più scuri, spesso di acciaio, e crocifissi più grandi, ma anche corde più forti”.
“Il rosario in genere viene paragonato a una corda che lega il cielo alla terra, e quindi ho pensato che questa corda dovesse essere abbastanza forte perché la persona potesse aggrapparcisi ed essere 'tirata in alto'”.
L'ispirazione del beato Bartolo Longo
La metafora sembra davvero ispirare Ben Steele, che commenta come il rosario debba essere davvero forte per riuscire a spingere verso il cielo anche un uomo con molti peccati, come il beato Bartolo Longo prima della sua conversione. Ben si dichiara devoto di questo apostolo del rosario, che prima di convertirsi temeva che “a causa dei suoi enormi peccati non si sarebbe salvato e avrebbe dovuto soffrire eternamente all'inferno. Ha quasi desistito dalla salvezza, ma si è salvato recitando il rosario”.
“È la nostra lotta per la salvezza. È davvero una guerra per arrivare al cielo. Per questo abbiamo bisogno di tutto l'aiuto che possiamo ottenere”.
È per questo che l'allenatore, che è particolarmente devoto anche all'arcangelo San Michele, “allena” la sua squadra a questa battaglia, donandole l'“arma” per vincere questa guerra spirituale:
“È una parte propria che si trasmette. Per questo è molto gratificante vedere i giocatori e gli allenatori recitare il rosario prima delle partite con i rosari che io ho preparato per loro”.