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Parigi minaccia la cattedrale di Notre-Dame con 17 milioni di euro di tasse (FOTO)

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Bérengère de Portzamparc - pubblicato il 18/02/22
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La Città di Parigi è autorizzata a riscuotere tasse per l'occupazione del suolo pubblico per la ricostruzione di Notre-Dame?

La piazza antistante la cattedrale di Notre-Dame a Parigi è ora completamente occupata dai lavori di restauro. Ciò rappresenta un'occupazione del suolo pubblico, e in quanto tale, per la legge francese, la Città di Parigi è autorizzata a imporre delle tasse.

Questa “regola di diritto comune si applica a tutti i luoghi in cui si realizzano delle costruzioni, pubblici o privati, che occupano uno spazio pubblico”, ha affermato Emmanuel Grégoire, primo vicesindaco di Parigi, nella sua conferenza stampa settimanale il 9 febbraio. Attualmente, la tassa per l'occupazione dello spazio pubblico intorno alla cattedrale per il tempo necessario per la ricostruzione sarebbe di 3,4 milioni di euro all'anno, per un totale di circa 17 milioni di euro, se ci si attenesse al progetto quinquennale previsto.

Nessuna risposta dalla Città di Parigi

Il comitato parlamentare per il restauro di Notre-Dame, guidato da Brigitte Kuster, ha sottolineato questa richiesta di tasse in un'audizione del 2 febbraio con Jean-Louis Georgelin, responsabile del luogo e rappresentate del Presidente della Repubblica. Georgelin ha indicato ai deputati di aver presentato una richiesta ufficiale per l'esenzione da questa tasse nell'ottobre 2021, e di non aver ricevuto “alcuna risposta ufficiale finora”, cosa che non fa presagire bene per il futuro.

La Kuster ha condiviso la sua delusione con la stampa. “Questa tassa esiste davvero per i siti in cui si realizzano delle costruzioni, ma il Comune vuole questa somma da un'entità che funziona solo sulla base di donazioni. Le donazioni devono pagare una tassa alla Città di Parigi? È semplicemente inaccettabile”.

Le donazioni devono andare a pagare le tasse?

Dopo l'emozione provocata dall'incendio, hanno iniziato a giungere donazioni da tutto il mondo. Insieme a molte città francesi, il Consiglio Comunale di Parigi ha annunciato che avrebbe contribuito con 50 milioni di euro, ma da allora la cifra promessa è stata “reindirizzata” verso lo sviluppo dei luoghi che circondano il sito, con il lancio di una grande gara internazionale il cui vincitore verrà scelto in estate. “La città è bloccata nel suo rifiuto di partecipare a quest'opera e a contribuire alla gara nazionale e internazionale di generosità”, ha detto Brigitte Kuster a Le Parisien.

Alla fine del 2021, il totale delle donazioni raccolte come parte della sottoscrizione nazionale per il restauro di Notre-Dame ammontava a 850 milioni di euro. I rappresentanti del gruppo parlamentare che si occupa del progetto di restauro si stanno ancora interrogando sul pagamento di una tassa sulle donazioni di privati cittadini. “Non è concepibile che la generosità pubblica debba coprire spese per vari milioni di euro a beneficio del Comune di Parigi”, scrivono. Si attende ancora la risposta ufficiale del Comune sul pagamento o sull'esenzione da questa tassa.

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