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4 esercizi per capire se le vostre intuizioni vengono dallo Spirito Santo 

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Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 14/02/22
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Come districarsi, tra i nodi di pensieri vacui o tossici che attraversano lo spirito, quali intuizioni vengono davvero dallo Spirito Santo? Ecco il metodo di san Francesco di Sales in quattro esercizi.

Perché è così difficile prendere sul serio il consiglio di san Paolo “lasciatevi guidare dallo Spirito” (Gal 5,16)? Alcuni ritengono infatti che una vita guidata dallo Spirito Santo non sia riservata che a una élite, come a gente che pratichi uno sport estremo, mentre altri si immaginano subito uno stile “catto-hippie” al margine di una vita “normale”. 

Eppure per san Francesco di Sales non si tratta né di un lusso né di una stravaganza, ma di un fondamento essenziale di ogni vita cristiana. Nella sua Introduzione alla vita devota, il vescovo raccomanda di farsi attenti alle “ispirazioni interiori”, vale a dire a 

E nondimeno, come spiega padre Joël Guibert nel suo libro Le secret de la sérénité, la confiance en Dieu avec saint François de Sales [Il segreto della serenità. La fiducia in Dio con san Francesco di Sales, N.d.T.] (Artège), le ispirazioni soffiate dallo Spirito sono di estrema delicatezza, «non s’impongono mai di forza alla libertà umana». Esse sono tanto sottili che possono passare semplicemente inosservate. Spiega il sacerdote: 

E come si fa – una volta che l’orecchio interiore si sia fatto attento e che la preghiera si sia centrata sull’essenziale – a distinguere la voce sottile e discreta dello Spirito dalla propria vocetta interiore? Come riconoscere, tra i flussi dei pensieri che attraversano l’anima, le ispirazioni che vengono dallo Spirito? Ecco il metodo di san Francesco di Sales in quattro esercizi. 

1Respingere i pensieri tossici

Per mettersi in ascolto delle suggestioni dello Spirito, san Francesco di Sales consiglia di individuare sistematicamente tutti i pensieri tossici, come quelli legati all’amarezza, alla collera, alla gelosia o ancora alla vendetta… Una volta che tali pensieri siano stati identificati, essi debbono essere immediatamente respinti: 

Un trucchetto che può aiutare a reperire meglio questi “cattivi pensieri”? A differenza delle ispirazioni dello Spirito, i pensieri tossici fanno molto rumore e creano un certo turbamento interiore? 

2Praticare la preghiera del cuore

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A chi non è capitato di ruminare fino all’ossessione su una preoccupazione quotidiana? Chi non ha coltivato lo scenario di un incontro ansiogeno anticipandone la scena? Si può avere l’impressione che questi pensieri non abbiano importanza, ma in realtà possono finire per creare un muro interiore che ci rende sordi allo Spirito. Perché? 

San Francesco di Sales lo precisa bene in una lettera a un’amica: 

Per lui c’è una sola via: praticare la “preghiera del cuore”. In ogni momento di turbamento, essa consiste nel ripetere con fede: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore». Chiamata anche “preghiera di Gesù”, essa punta a rendere presente il Cristo nel cuore di colui che prega. 

3Avere sempre fede

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Lo spirito santo agisce nella misura della fiducia accordata alla sua azione. Le guarigioni riportate nei Vangeli lo illustrano molto bene. In conseguenza di ciò, tagliare corto coi pensieri tossici 

Avere fede significa dunque scegliere di scaricarsi delle preoccupazioni che sommergono lo spirito e affidarle a Dio. Stoppando così questi “cattivi pensieri” si lascia all’opera lo Spirito Santo, il quale si fa carico di tutte le cose. È quanto Francesco di Sales spiega in una lettera a santa Giovanna di Chantal: 

E quella gli rispondeva: 

4Diffidare del perfezionismo

Tra i flussi di pensieri troppo chiassosi e le sottili ispirazioni dello Spirito, questo esercizio di discernimento richiede una certa disciplina interiore. Eppure non si tratta di darsi al perfezionismo. San Francesco di Sales lo spiega molto bene offrendo questo prezioso consigli a un conoscente evidentemente implicato in opere di carità: 

Per l’uomo religioso c’è una regola d’oro: l’amore. Bisogna rigettare i pensieri tossici per amore di Dio. Quel che conta, in questo esercizio, non è il numero di piccole vittorie, ma un’attitudine umile e un profondo desiderio di progredire su questa via, per lasciarsi guidare sempre di più, nella propria vita, dallo Spirito Santo. 

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Artège

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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