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Il Curato d’Ars sostiene che Maria ha avuto una morte gioiosa

VIRGIN MARY STATUE
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 12/02/22
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Da quel momento, la Vergine ha avuto la funzione di "mediatrice"

Nell’insegnamento del santo Curato d’Ars, Maria, malgrado il privilegio della sua Immacolata Concezione, ci è mostrata sottomessa alla legge della morte.

Ma la morte non fu che una gioia per lei. “Oh, bella morte, oh morte beata, oh morte desiderabile. Quanto Maria è ben ripagata da questo torrente d’umiliazione e di dolore con cui la sua anima è stata inondata durante la sua vita mortale. Ella rivede il suo divin Figlio ben differente dal tempo in cui ella l’aveva visto durante la sua dolorosa Passione, tra le mani dei boia, recante la sua croce, coronato di spine, sentendolo inchiodare sulla croce senza poter dargli sollievo. No, no, non è più quel triste spettacolo… ma lei lo vede, dico io, tutto brillante di luce, rivestito d’una gloria che (costituisce) tutta la gioia e tutta la felicità del cielo”.

Il “palazzo reale”

“Fu Gesù stesso che l’introdusse nel suo palazzo reale e la pose sul più alto trono del suo regno, e le tre Persone della Santa Trinità le misero una brillante corona sulla testa e le resero depositaria di tutti i tesori del cielo”. Da quel momento, Maria compie la sua funzione di mediatrice.

L’intercessione di Maria

La mediazione della Vergine, nel pensiero del Curato d’Ars, non si sostituisce per nulla alla mediazione di Cristo. Maria resta la serva del Signore, ma, con la sua intercessione, ella ottiene che la grazia ci sia donata. “Tutto quello che il Figlio chiede al Padre gli è accordato. Tutto quello che la Madre chiede al Figlio le è ugualmente accordato”.

NIEPOKALANA

La portinaia del Cielo

Le immagini vengono, numerose, allo spirito del Santo, per esprimere il ruolo assegnato alla Vergine.

Quando si vuole entrare in una casa, ci si rivolge al portiere affinché ci apra. La Santa Vergine è la portinaia del Cielo, non possiamo entrarvi senza il suo soccorso”.

Se il peccatore invoca questa buona Madre, ella lo fa entrare in qualche modo dalla finestra, come per imbrogliare il Figlio disarmato da un sì bel gesto di misericordia”.

“Occorre far passare tutte le nostre preghiere attraverso le mani di Maria, affinché siano più gradite al suo divin Figlio. e’ come se rimettessimo un bouquet di fiori ad una persona perché ella lo profumi, prima di presentarlo ad un’altra. Maria profuma le nostre preghiere”.

La conversione dei peccatori

La credenza nella funzione mediatrice della Vergine essendo così solidamente fondata, il Curato d’Ars propone che la si metta avanti nel momento in cui si fa ricorso alla Madonna.

“Una preghiera ben gradita a Dio, è pregare la Santa Vergine di offrire al Padre eterno il suo divin Figlio tutto sanguinante, tutto umiliato, per chiedere la conversione dei peccatori. E’ la migliore preghiera che le si possa fare, perché infine, tutte le preghiere si fanno in nome e per i meriti di Gesù Cristo… Figli miei, ascoltate bene questo: tutte le volte che ho ottenuto una grazia, l’ho ottenuta in questa maniera: ed essa non mi ha mai deluso”.

Il segreto della preghiera efficace

Il Curato d’Ars viene dal consegnarci quello ch’egli considera come il segreto dell’efficacia della sua preghiera. Egli detta allora una formula di supplica, rivolta a Dio stesso, i cui termini sono ispirati dall’assicurazione che gli dona la mediazione mariana: “O mio buon Padre che sei nei cieli, io vi offro in questo momento il vostro caro Figlio, tale come lo si è preso, lo si è disceso dalla croce, lo si è deposto tra le braccia della Santa Vergine e Lei ve l’ha offerto in sacrificio per noi. Io vi offro il suo santissimo corpo e attraverso la bocca della sua santa Madre, vi chiedo la remissione dei miei peccati”.

John Vianney

Guarigioni e malattie

Già si è notato, quello che preme nello spirito del Curato d’Ars, quando parla di Maria mediatrice, non sono favori materiali o d’ordine temporale come ad esempio guarigioni da malattie: quello che conta prima di tutto per lui, è che i peccatori ottengano la grazia della conversione e la salvezza eterna.

Il “Sacro Cuore di Maria”

Se celebrava con tenerezza tutta filiale “il Sacro Cuore di Maria”, è che “nel cuore di questa buona Madre” egli non vedeva “che amore e misericordia”. Egli diceva: “Dio ci ha amati fino a morire per noi; ma nel cuore di Gesù, vi è la giustizia come attributo di Dio; in quello di Maria, null’altro che la misericordia. Suo Figlio è pronto a punire un peccatore; Maria si lancia, ferma la spada, chiede grazia per il peccatore. Madre mia, le dice Gesù, io non posso rifiutarvi nulla”.

La teologia del Sacro Cuore non si adatta forse che a metà di talune di queste espressioni, ma la purezza dello zelo mariano del Curato d’Ars ha reso finalmente queste capaci di toccare più di un peccatore e così di convertirlo.

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